È in corso a Palazzo Nuovo, sede
delle facoltà umanistiche di Torino, un consiglio di
dipartimento di Filosofia aperto, dopo la vicenda del docente
sospeso per un mese perché accusato da alcune studentesse di
molestie verbali e dopo le denunce di altre molestie fatte dai
collettivi transfemministi.
"Abbiamo pensato di spostare il consiglio di dipartimento
per avere un momento di discussione libera e aperta tra docenti
e studenti", ha spiegato il direttore di dipartimento Graziano
Lingua. "L'obiettivo è riuscire ad ascoltarci per vedere quali
cambiamenti possiamo portare avanti per creare un contesto
lavorativo di studio e di relazioni di qualità tra docenti e
dottorandi, tra professori e struttura, rispetto al disagio
evidenziato e le proteste giuste che sono state portate avanti"
ha aggiunto Lingua, che ha ringraziato gli studenti per aver
avuto il coraggio di "porre dei problemi e di averlo fatto in
maniera forte".
"Prendiamo atto che il dipartimento si assuma una
responsabilità politica. Essere arrivati qui vuol dire anche
avere fallito nel tutelarci" hanno replicato gli studenti.
"L'istituzione che ci dovrebbe tutelare contribuisce a creare un
clima di intimidazione e di individualismo - dicono dal
collettivo Cambiare Rotta -. In questo dipartimento un
professore si è sentito libero di compiere molestie su
studentesse e dottorande ed è successo anche a medicina. Il
fatto che il rettore non sia presente oggi è un problema grosso,
perché significa che l'università non prende in considerazione
quelli che sta avvenendo" conclude una ragazza.
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