In seguito ai continui tagli al
Diritto allo Studio emanati dalla recente legge di Bilancio, e
alle prospettive di ulteriori riduzioni nei prossimi anni, gli
studenti si trovano di fronte a una sfida crescente." A dirlo è
Virginia Mancarella coordinatrice nazionale di Link.
"Nonostante le mobilitazioni, i mailbombing e le occupazioni, la
situazione è peggiorata con l'inerzia delle Regioni. Regioni
come Lombardia, Piemonte e Veneto, tra le più ricche d'Italia,
hanno omesso di stanziare fondi necessari, nonostante i bilanci
regionali lo consentissero. In Lombardia, nonostante ci sia
stata una mobilitazione da tutta la regione, la voce studentesca
è stata ignorata. La stessa sorte è toccata al Piemonte, con
forti ritardi nei pagamenti per i beneficiari. Nel Lazio, oltre
a più di 10mila idonei non beneficiari, l'ente regionale per il
diritto allo studio è stato commissariato, vanificando i
progressi ottenuti dalla componente studentesca.
In Abruzzo, l'80% degli studenti è idoneo non beneficiario, e i
ritardi nei pagamenti delle borse di studio trasformano il
diritto allo studio in una misura inefficace. Anche in Veneto,
sia la regione che gli Atenei si mostrano insensibili alle
necessità degli studenti, come evidenziato dalla recente
occupazione dell'Università di Padova a cui non è seguita
nessuna risposta dalle istituzioni", sostengono gli studenti.
"Continueremo la nostra mobilitazione su tutti i fronti per
garantire il Diritto allo Studio per tutti, senza fermarci
finché non sarà instaurato un nuovo modello di welfare
studentesco", conclude Mancarella.
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