In occasione delle vacanze di Natale,
moltissimi studenti fuorisede rientrano alla propria residenza.
Per viaggiare, però, devono affrontare costi esorbitanti: è
quanto sostengono l'Unione degli Universitari e Federconsumatori
che hanno fatto i conti, verificando i costi di una cinquantina
di tratte ferroviarie e aeree.
"Secondo i dati raccolti" spiega Camilla Piredda,
Coordinatrice dell'Unione degli Universitari "uno studente
fuorisede che in questi giorni acquista il biglietto per una
tratta di media-lunga percorrenza, spende indicativamente 108
euro per tornare alla propria abitazione. Si tratta ovviamente
di una cifra molto variabile, che cresce molto per i voli verso
la Sicilia o la Sardegna. Ad esempio, è ormai impossibile
trovare un volo tra Torino e Palermo a meno di 169 euro. I voli
tra Milano e Palermo hanno addirittura sfondato quota 400euro,
mentre svariati voli tra Roma e Catania ormai costano 300euro a
tratta".
"Chi ha prenotato con anticipo" specifica Michele Carrus,
presidente di Federconsumatori "ha potuto usufruire di tariffe
più vantaggiose, essendo possibile trovare un biglietto che
costa dai 19 ai 120euro. Prenotando per tempo è possibile
accedere più facilmente a biglietti in promozione, ma nel
periodo natalizio questi finiscono velocemente, anche perché in
queste occasioni la disponibilità di mezzi risulta spesso
inadeguata al volume della domanda… ecco perché crescono così
tanto i prezzi. L'O.N.F. - Osservatorio Nazionale
Federconsumatori ha stimato dei rincari annuali notevoli e
preoccupanti. Le differenze di costo ammontano, mediamente,
sulle tratte considerate, al +33% per viaggiare in bus o aereo
durante le festività, +20% per chi sceglie il treno, con picchi
importanti di aumento specialmente per le tratte che si dirigono
verso il Sud. Abbiamo denunciato questi aumenti anomali
all'Antitrust e all'ART, chiedendo di esaminare e sanzionare
eventuali abusi che, ogni anno in questo periodo, siamo
costretti a denunciare."
"Questi importi" conclude Piredda "sono esorbitanti, alcuni
studenti devono addirittura rinunciare di tornare a casa per via
dei costi. Anche perché, ovviamente, bisogna considerare
ugualmente il viaggio di ritorno, portando la spesa complessiva
a circa 200 euro. Calcolando invece tutto l'anno, abbiamo
stimato come un universitario fuorisede spenda in media 600euro.
Purtroppo, lo Stato non prevede alcun aiuto specifico se non la
borsa di studio, che comunque resta insufficiente per coprire
tutte le spese connesse allo studio fuorisede, incluso l'affitto
che rappresenta la spesa maggiormente onerosa. Garantire il
diritto allo studio, significa anche garantire la possibilità
agli studenti di tornare a casa".
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