Un parco dell'innovazione con aule
universitarie, laboratori, residenze per gli studenti (150
posti) e aree verdi, sorgerà a Bari negli spazi che ora sono
occupati dalla ex caserma Magrone inutilizzata da anni. L'area
sarà messa a disposizione del Politecnico di Bari.
L'intesa per la realizzazione del progetto è stata
sottoscritta oggi a Roma dalla ministra dell'Università e della
ricerca Anna Maria Bernini, dal presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano; dal sindaco di Bari Antonio Decaro; dal
direttore dell'Agenzia del demanio Alessandra Dal Verme; e dal
rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino.
Il progetto si inserisce nel processo di rigenerazione urbana
che restituirà alla città oltre venti ettari di verde e
rappresenterà una connessione ecologica tra l'area del parco
della Giustizia, quella della ex caserma Magrone e quella
dell'ex ospedale Bonomo. Nell'area verde, aperta a tutti i
cittadini, ci sarà spazio anche per impianti sportivi e
ricreativi. Saranno inoltre utilizzati materiali eco-compatibili
e tecnologie innovative integrate con l'architettura e il
paesaggio per la produzione di energia pulita.
"Gli interventi - ha detto Dal Verme - fanno parte di una
strategia più ampia che l'Agenzia del demanio ha avviato in
tutto il Paese affinché gli immobili dello Stato vengano
riqualificati in funzione dei fabbisogni delle pubbliche
amministrazioni e delle necessità dei territori". Parlando di
Bari, Dal Verme ha aggiunto che "è in corso di realizzazione il
Parco della Giustizia sull'area delle ex caserme Milano e
Capozzi, mentre per la rifunzionalizzazione dell'ex ospedale
Bonomo a breve verrà sottoscritto un protocollo di intesa con la
Regione Puglia e l'Adisu".
Cupertino ha precisato che il parco "non sarà soltanto la
nuova casa del Politecnico di Bari, ma un polo di ricerca e
sviluppo internazionale sui temi chiave dei prossimi anni,
aperto alle imprese, alle startup, agli studenti e ai docenti di
tutta Italia e del Mediterraneo".
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