Gli atenei italiani scelgono la
bandiera della pace che da oggi, listata a lutto, comparirà sui
siti on line e in alcuni edifici delle Università. "Ci sono
tanti Zaky negli atenei italiani, studenti che vengono da zone
di guerra e le vicende di tutti vengono seguite con grande
attenzione dalle comunità universitarie, fatte innanzitutto da
persone", spiega Francesco Bonini, rettore della Lumsa e facente
funzione di presidente della Conferenza dei rettori, parlando
con l'ANSA dell'iniziativa decisa dopo l'attacco a Israele e la
reazione che ha colpito Gaza. Le università - che tanta parte
hanno avuto nella soluzione felice della 'vicenda Zaky' e non
solo - rivendicano un ruolo importante non solo per la
formazione e la crescita culturale delle giovani generazioni ma
anche per costruire la pace. "All'ultima assemblea della
Conferenza dei rettori ogni università ha portato i propri
interventi, dopo il massacro in Israele e la recrudescenza della
guerra in Medio Oriente. Alla luce di tutte le esperienze si è
ritenuto di partecipare al movimento dell'opinione pubblica per
la pace a cui si uniscono le voci della società civile. E' una
mobilitazione che proseguirà, perchè all' inizio di ogni
riunione degli organi accademici, per tutto il mese di novembre,
ci sarà un momento di riflessione per ricordare questo impegno
proprio del nostro sistema universitario, che sotto questo
aspetto è compatto e coeso", spiega all'ANSA, Francesco Bonini,
facente le funzioni di presidente della Crui fino al prossimo 22
novembre, quando verrà eletto il nuovo presidente, dopo le
dimissioni di Salvatore Cuzzocrea, il 9 ottobre scorso. "C'è
stato un grande consenso su questa linea - spiega ancora Bonini
- la diplomazia ha un ruolo ma anche l'università: Guardando gli
studenti nelle nostre aule ce ne sono molti che vengono da
scenari di guerra e dobbiamo garantire a tutti una prospettiva
di futuro che non può che essere, anche e soprattutto, una
prospettiva di pace. Bisogna costruire qualcosa di nuovo non
limitandosi ai proclami ma identificando scenari di
ricomposizione dei conflitti, guardando al nuovo, a concrete
prospettive di pace". Gli atenei sono stati compatti da subito
nella condanna del massacro degli israeliani poi, nei giorni
scorsi, in occasione dell'assemblea della Crui, c'è stato un
dibattito ampio tra una quarantina di università. E la decisione
di mostrare la bandiera della pace. La "vicenda di Zaky", ha
fatto capire l'importanza e il ruolo nuovo dell'università: "Le
vicende di tutti gli Zaky vengono seguite con grande
attenzione", assicura il rettore. E proprio per il loro futuro a
pace è l'unica opzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA