"Vogliamo ringraziare il ministro
Valditara per aver risposto al nostro invito: martedì lo
aspetteremo a Bari per discutere delle aggressioni ai presidi
che indeboliscono la scuola e abbattono l'autorevolezza del
dirigente scolastico". Così il sindacato DirigentiScuola che da
tempo lancia l'allarme sulla gravità degli episodi negli
istituti italiani. Dall'inizio dell'anno si sono registrate 26
aggressioni ai presidi da parte di familiari degli alunni.
"Siamo preoccupati - continua il sindacato - Occorre la
certezza della pena sì, ma anche la certezza di misure
restrittive immediate anche di natura diversa da quelle penali
che diano riscontro ad una condizione di impunità non più
tollerabile. C'è una nuova emergenza sociale, ancorché
educativa, da affrontare, lo Stato deve far sentire la sua
presenza e deve garantire maggiori controlli e una maggior
sicurezza ai dipendenti della scuola. Accogliamo con un plauso
il disegno di legge governativo che dà più peso al voto in
condotta e rivede il sistema delle sospensioni, prevedendo anche
attività di solidarietà sociale per i casi più gravi, perché il
ragazzo che ha sbagliato sia indotto a riflettere concretamente
sul senso di appartenenza alla comunità e sui doveri che ne
discende". "Noi ci siamo- sottolinea il presidente nazionale,
Attilio Fratta - per dare il nostro contributo al governo, al
ministero e alle famiglie. I presidi non si sono mai tirati
indietro quando le emergenze nazionali richiamano alla
responsabilità. Vogliamo e dobbiamo fare la nostra parte perché
è in gioco il valore dell'istruzione e il futuro del nostro
Paese".
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