Basta 'geostoria' nelle scuole:
storia e geografia tornino ad avere spazio e dignità. E' quanto
ha detto la sottosegretaria alla scuola, Paola Frassinetti,
intervenendo al convegno 'La scuola del futuro' che è in corso a
Roma, con la partecipazione di docenti ed esperti in materia di
latino e greco, storia, geografia ed educazione motoria.
"Non è nozionismo la storia, è l'esperienza di un rapporto
vivo del passato, è nostro dovere darle un posto d'onore nei
programmi scolastici - ha ragionato Frassinetti - così come
sarebbe assurdo togliere greco al Liceo classico, come ogni
tanto si sente dire.
Noi crediamo al modello italiano, con una vocazione universale,
che non è mai stato nazionalismo e dove il Risorgimento andrebbe
studiato di più. Non si tratta di elaborare una pedagogia
nazionale trionfalistica ma la nascita di un patriottismo capace
di codificare le ragioni del proprio amore per la patria. Il
fatto poi che la geografia sia sparita dai programmi, è assurdo:
basti vedere che oggi lo scenario mondiale si gioca sulla
geografia ed assistiamo ad un decadimento assurdo dello studio
di questa materia che vogliamo frenare".
Dunque per Frassinetti va portata avanti la battaglia sulla
geografia: basta geostoria, serve l'autonomia della materia ed
il suo ripristino alle scuole secondarie superiori per tutto il
quinquennio.
Per la sottosegretaria, infine, la revisione delle
indicazioni nazionali deve basarsi su alcuni pilastri: la
valorizzazione dell'identità nazionale, la centralità della
storia e della geografia, il riconoscimento del merito,
l'importanza delle materie umanistiche classiche, della musica,
dell' arte e dell'educazione motoria, potenziandola alle scuole
primarie e prevedendola fin da quelle dell'infanzia.
"Solo così potremo costruire una Scuola che sia veramente
all'altezza delle sfide del nostro tempo e che possa offrire il
suo contributo indispensabile ed insostituibile alla vita ed al
destino della nostra comunità nazionale", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA