(ANSA) - NAPOLI, 27 MAG - Oggi e domani a Napoli la terza
«Conferenza Mondiale sull'Ormone luteinizzante», che richiama in
città scienziati e specialisti provenienti da 26 Paesi di tutto
il mondo.
L'evento si caratterizza per l'approccio multidisciplinare al
tema della riproduzione umana. Napoli diventa teatro d'incontro
per i principali esperti mondiali nel campo della ginecologia,
dell'endocrinologia, dell'andrologia, dell'immunologia e
dell'embriologia.
L'evento è organizzato da MedEA (Medical Education Academy), in
collaborazione con SIFES-MR (Società Italiana di Fertilità e
Sterilità e Medicina della Riproduzione), Università Federico II
di Napoli (Centro di Sterilità e Infertilità di Coppia -
Procreazione Medicalmente Assistita), SPRM (Società Portoghese
di Medicina Riproduttiva), TSRM (Associazione Turca per la
Salute Riproduttiva), SIGO (Società Italiana di Ginecologia e
Ostetricia) e SIERR (Società Italiana di Embriologia,
Riproduzione e Ricerca).
A coordinare i lavori, i massimi esperti mondiali del settore:
Carlo Alviggi dell'Università degli Studi di Napoli Federico II;
Sandro C. Esteves della Clinica Androfert di Campinas; Robert
Fischer del Fertility Centre di Amburgo; Peter Humaidan della
Fertility Clinic della Aarhus University; Giuseppe Bifulco,
direttore del DAI Materno Infantile della Federico II.
Scienziati e specialisti provenienti da tutta Italia, ma anche
da Stati Uniti, Canada, Brasile, Spagna, Germania, Israele,
Danimarca, Turchia e Regno Unito si riuniranno a Napoli per una
due giorni di incontri e discussioni pensata, in particolare,
per medici e biologi che lavorano in centri di medicina della
riproduzione. Una finestra di osservazione unica sulle più
recenti scoperte, nonché sulle maggiori innovazioni in campo
tecnologico che la comunità scientifica sta portando avanti nel
settore. La sfida è insita nel titolo dell'evento «Applicare le
tecnologie imparando dalla natura»: questo principio ispirerà
tutte le sessioni, da quelle dedicate alla somministrazione di
farmaci per la stimolazione ovarica e al trattamento
dell'infertilità nell'uomo, fino ad arrivare a quelle relative
alle più moderne tecniche di procreazione medicalmente
assistita. L'obiettivo ultimo è la personalizzazione dei
trattamenti secondo i principi della "precision medicine",
ovvero nel rispetto della componente psico-emotiva della coppia
e della sin troppo trascurata analisi dei rapporti
costi/benefici.
Accanto alla Federico II di Napoli e al San Camillo di Roma,
saranno rappresentati università, enti di ricerca, centri medici
e importanti cliniche specialistiche di Modena (Italia),
Saskatoon (Canada), Aarhus (Danimarca), Campinas e Sao Paolo
(Brasile), Valencia, Barcellona e Madrid (Spagna), Stoccarda e
Amburgo (Germania), Tel-Aviv (Israele), Londra (Regno Unito) e
Ankara (Turchia).
"Giunto alla terza edizione, l'evento rappresenta un punto di
riferimento nell'ambito della comunità internazionale della
medicina della riproduzione", afferma il prof. Alviggi. "Oltre
trecento delegati da ventisei Paesi e dai cinque continenti,
ogni tre anni si riuniscono a Napoli per gettare le basi per la
massima espressione dell'innovazione nel campo della medicina da
riproduzione. Questo evento è, quindi, un'icona
dell'internazionalizzazione scientifica di Napoli laddove la
ricerca, eseguita presso la Federico II, rappresenta un punto di
riferimento a livello internazionale". "Da Napoli, negli ultimi
sei anni, tutti i maggiori esperti hanno ideato e consolidato,
sotto il coordinamento del Prof. Alviggi, il progetto Poseidon,
un sistema di classificazione e di trattamento per le pazienti a
bassa prognosi in procreazione medicalmente assistita oggi
adottato in tutto il mondo", è spiegato dagli organizzatori.
(ANSA).