(ANSA) - NAPOLI, 3 DIC - Borse di studio per giovani
pizzaioli, mostre, incontri su prospettive di sviluppo e
ricadute del riconoscimento Unesco. Tre giornate a Napoli per
celebrare un anno dall'inserimento dell'arte del pizzaiolo
napoletano nell'elenco del patrimonio immateriale dell'Unesco
avvenuto nel 2017.
Si parte mercoledì con un convegno al Museo Madre sul tema
"L'unione fa la pizza a regola d'arte" con la partecipazione
dell'assessore alla formazione della Regione Campania Chiara
Marciani. "Puntiamo sui giovani - ha spiegato nel corso del
lancio delle iniziative Marciani - che partecipano ai corsi
formazione della Regione Campania: per 50 di loro ci sarà una
borsa di studio di 450 euro e un contributo per le pizzerie che
ospiteranno i ragazzi per il tirocinio. I 50 ragazzi saranno
selezionati dai pizzaioli con una commissione di esami a cui
partecipano anche i delegati alle associazioni dei pizzaioli.
Proprio con le associazioni abbiamo avviato attività di
confronto continuo per verificare che il nostro corso di studio
sia veramente utile e immediatamente efficace per i ragazzi".
Giovedì 6 entra in campo l'Università Federico II di Napoli
con il convegno "Da cibo povero a patrimonio immateriale
dell'umaità" e la presentazione dell'indagine demoscopica
sull'arte del pizzaiolo napoletano in programma alla facoltà di
Agraria nella Reggia di Portici. "Partecipiamo - ha detto il
rettore Gaetano Manfredi - a questo compleanno del
riconoscimento Unesco della pizza con un forte impegno del
dipartimento di agraria, perché l'iniziativa rientra in maniera
perfetta in un progetto culturale che guarda al tema del cibo
non come alimento in sé ma come grande fenomeno culturale:
quando una persona mangia una pizza fa un'esperienza di storia,
cultura, tradizione, che è più importante della bontà della
pizza. Oggi il cibo a livello internazionale è un'esperienza,
perchè questo marca la differenza tra cibo industriale e
massificato e la tavola della tradizione italiana, è legata alla
qualità ma anche alle emozioni della storia". Il 7 novebre sarà
invece ricordato il percorso che ha portato alla designazione
Unesco in un convegno, sempre alla Reggia di Portici, con l'ex
ministro Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione
Univerde e promotore della campagna e della petizione Pizza
Unesco. "La Regione Campania ha già sostenuto lo scorso anno -
ha detto Pecoraro Scanio - la valorizzazione di questo
riconoscimento che siamo riusciti a ottenere e ha anche previsto
un registro sul patrimonio immateriale dell'umanità per
ricordare che non è la pizza a essere riconosciuta da Unesco ma
la tradizione legata alla pizza. Quest'anno partecipa anche
l'Università Federico II con la facoltà di agraria, che ha un
corso di scienze gastronomiche del mediterraneo costruito anche
attorno alla pizza". La tre giorni si chiuderà con la
presentazione di un annullo filatelico e poi, alle 17 di
venerdì, con l'inaugurazione della mostra "#PizzaUnesco"
all'aeroporto Internazionale di Napoli.