(ANSA) - NAPOLI, 31 GEN - No al dimensionamento scolastico
che "sulla Campania sarebbe una slavina" e no a salari
differenziati per i docenti. La Regione Campania chiama a
raccolta il mondo della scuola per un'assemblea generale che
suona come una chiamata alle armi contro i progetti del ministro
dell'Istruzione Valditara. No a ogni tentativo di
privatizzazione della scuola, ripete più volte il presidente
della Campania Vincenzo De Luca nel corso dell' assemblea
pubblica che ha riunito il mondo della scuola pubblica alla
Stazione Marittima di Napoli.
"Con questa grande manifestazione - dice De Luca - la
Campania promuove una mobilitazione di massa che vogliamo
estendere a tutta Italia per difendere la scuola pubblica. Un
passo alla volta ci stiamo avvicinando all'obiettivo di
privatizzare anche la scuola pubblica che, insieme alla sanità,
resta il principale servizio di civiltà del nostro Paese".
"Obiettivi? Noi vogliamo adeguare gli stipendi di tutti i
dipendenti della scuola e, semmai - aggiunge - dare un aiuto ai
docenti che vanno a lavorare nelle aree disagiate, nelle zone
interne, ma nessuno pensi di differenziare gli stipendi sulla
base del costo della vita, cioè delle Regioni. È un'idiozia dal
punto di vista gestionale e sarebbe un altro modo per dividere
l'Italia in due. Questa idea va assolutamente contrastata così
come va contrastata l'idea del governo del numero di istituti
scolastici che significherebbe meno personale e scuole più
affollate. Poi dobbiamo avere più risorse. L'attuale legge di
bilancio non stanzia un euro per i prossimi tre anni per
l'edilizia scolastica, riduce le risorse per la fascia 0-6
anni". "C'è materia - arringa De Luca - per fare una battaglia
seria, contro la demagogia e contro il tentativo di dividere
l'Italia in due anche sulla scuola e soprattutto di avvicinarci
a un modello scolastico che apre le porte alla privatizzazione
anche della scuola". (ANSA).
De Luca, parte da Napoli mobilitazione a difesa scuola pubblica
Occorre dare dignità a docenti e non dividere il Paese
