Nick Nolte, il grande ribelle del
cinema americano, oggi è un santone gentile che ama l'Italia
("qui c'è ancora spazio per l'umanità e le sue storie, e per
l'umorismo") ma anche un ambientalista convinto che non fa
sconti a Trump. "E' un presidente che non crede a nulla, solo a
se stesso", dice con l'inconfondibile voce roca. Nolte affida ai
suoi ultimi film messaggi forti: contro il cambiamento climatico
('The last word', sul set) e al fianco delle famiglie con malati
di Alzheimer ('A Head full of honey' di Til Schweiger) e ne
parla con convinzione.
Il 77enne attore è a Capri per ritirare il 'Legend award' che
gli ha assegnato il festival prodotto da Pascal Vicedomini dove
ha presentato il remake di un film tedesco. Il suo ruolo è
quello di un anziano malato ed è diretto dallo stesso Schweiger
che nel 2014 firmò il primo film, grandissimo successo in
Germania. "E' un film che parla di come possiamo rapportarci noi
sani con le persone malate, senza pesantezze, con ironia,
racconta Nolte.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA