Avrebbero effettuato una serie di accessi illegali al registro elettronico della scuola, per modificare i voti degli studenti: di questo sono accusati la preside e sette professori del liceo scientifico Galileo Galilei di Lamezia Terme, in Calabria, nei confronti dei quali la procura di Catanzaro ha chiuso l'inchiesta, notificando l'avviso di chiusura indagine.
Gli indagati sono una decina in tutto - oltre al personale scolastico c'è il marito di una professoressa e un maresciallo della Guardia di Finanza - e devono rispondere, a vario titolo, di accesso abusivo a sistema informatico, falso materiale e ideologico e maltrattamenti: la dirigente scolastica Teresa A0ntonietta Goffredo, gli insegnanti Maria Rosaria Rocca, Giovambattista Chirillo, Anna Rosa, Pasqualina Bagnato, Maria Piera Adamo, Marietta Paola Veltri, e Giuseppina Sandra Anania.
Dalle indagini di investigatori e inquirenti sono emersi sette accessi al registro scolastico elettronico, effettuati dal 28 gennaio 2023 al 13 giugno 2023. Accessi che la preside, sostiene l'accusa, avrebbe eseguito per modificare i voti già assegnati dai docenti sul registro scolastico in materie come Storia dell'arte, Latino, Scienze naturali e anche Scienze motorie. Nel registro elettronico - sostiene la Distrettuale di Catanzaro, competente per i reati di accesso abusivo - si sarebbero introdotti più volte, illecitamente e per commettere falso, sia la preside del "Galilei" sia altri insegnanti. Dagli accertamenti sarebbe infatti emerso che non c'è stata solo l'alterazione di voti dati da altri insegnanti ma sarebbero state modificate anche le ore di attività o sarebbero stati fatti falsi fogli di presenza degli alunni alle attività extracurricolari, per le quali i docenti percepivano un compenso supplementare.
Il ruolo del finanziere, sempre secondo l'accusa, sarebbe stato quello di introdursi con il proprio account nel sistema informatico giudiziario per per prendere informazioni su tre procedimenti penali. E lo avrebbe fatto su istigazione della docente Maria Piera Adamo e di suo marito, indagata in uno dei tre procedimenti "spiati".
Gli accessi oggetto di indagine sarebbero stati eseguiti dal 30 marzo al 27 settembre 2023. Quanto all'accusa di maltrattamenti, le indagini svolte dagli agenti del commissariato di Lamezia avrebbero portato alla luce i comportamenti della dirigente nei confronti di tre insegnanti 'assumendo condotte e provvedimenti persecutori, integranti mobbing sul posto di lavoro, a danno specifico dei docenti da lei stessa pubblicamente definiti 'dissidenti' ed a lei invisi, anche in quanto legittimamente collocati su posizioni non conformi o critiche rispetto a sue proposte o a sue opzioni inerenti a ogni aspetto della gestione dell'Istituto".
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