Con propria ordinanza, il
Consiglio di Stato ha fissato al 22 febbraio 2024 l'udienza
camerale di discussione del ricorso per l'ottemperanza delle tre
proprie sentenze sulla rideterminazione delle funzioni
dell'ospedale di Praia a Mare.
La struttura è stata chiusa oltre dieci anni fa dall'allora
commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario della
Regione, generando una battaglia legale sulla quale Palazzo
Spada si è più volte espresso in senso contrario ai
provvedimenti adottati. L'ultimo ricorso in ordine cronologico è
stato presentato dai comuni di Praia a Mare e Tortora,
rappresentati dall'avvocato Francesco Cristiani.
Esattamente due anni fa, inoltre, il Consiglio di Stato
aveva accertato l'inottemperanza della struttura commissariale
della sanità calabrese rispetto al cosiddetto "decreto
Sciabica", l'atto che prevede quali debbano essere i contenuti
dell'ospedale di Praia a Mare regolarmente inserito in una rete
ospedaliera.
Il ricorso delle amministrazioni comunali è stato presentato
contro Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della
Salute, Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Regione e
Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro
Sanitario, tutti costituiti nel procedimento.
Adesso il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha
ordinato che a febbraio prossimo si discuta la questione nei
sensi e nei termini motivati. Il massimo giudice speciale
amministrativo ha rilevato problemi in merito all'esecuzione
delle sue sentenze. Pertanto chiede chiarimenti agli enti via
via preposti circa la soppressione della direzione sanitaria
praiese, facendo dipendere la struttura dallo Spoke
Cetraro-Paola, l'omessa nomina di incarichi dirigenziali per i
reparti previsti, il depotenziamento di alcuni servizi
ospedalieri, la riduzione dei posti letto, la mancata
attivazione del servizio di Osservazione breve intensiva in
merito all'attivazione del pronto soccorso, e la soppressione
del reparto di Lungodegenza
"Al predetto adempimento - stabilisce il provvedimento del 15
gennaio scorso - il Commissario ad acta dovrà provvedere entro
venti giorni dalla notificazione o comunicazione in via
amministrativa della presente ordinanza".
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