/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Aggressione ad un parroco in Calabria, individuati i presunti autori

Aggressione ad un parroco in Calabria, individuati i presunti autori

Denunciati 2 cugini, episodio al termine di una funzione funebre

VARAPODIO, 19 gennaio 2024, 18:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   Sono due cugini i presunti autori dell'aggressione ai danni di don Giovanni Rigoli, parroco di Varapodio, in provincia di Reggio Calabria, avvenuta la sera del 15 gennaio scorso. Ad individuare i due - per i quali è scattata una denuncia per lesioni, violenza privata e turbamento di funzioni religiose - sono stati i carabinieri della Compagnia di Taurianova.

    I militari, a distanza di qualche giorno, sono riusciti a ricostruire quanto accaduto all'interno della chiesa di Santo Stefano di Varapodio, quando il sacerdote, al termine di una messa di suffragio per una emigrante da poco deceduta in Australia, è stato aggredito da alcuni parenti della defunta restii a sottostare ad alcune disposizioni parrocchiali legate alla liturgia.

    Per dare un volto ed un nome ai responsabili del gesto delittuoso, i militari, oltre alla denuncia del parroco, hanno acquisito e analizzato le videoregistrazioni delle telecamere di zona e le testimonianze delle persone presenti al momento del fatto. Così facendo hanno stretto il cerchio attorno a due cugini, uno di Varapodio e l'altro di Taurianova, ritenuti gli autori dell'aggressione. A chiarire i motivi alla base della reazione violenta dei due, uno dei quali segnalato in passato per oltraggio a pubblico ufficiale, è stato lo sacerdote che ha raccontato di essere intervenuto, al termine della funzione, per evitare che si creasse un assembramento di persone. Disposizioni non recepite dai familiari della defunta. A quel punto il prete ha chiesto nuovamente il rispetto delle norme ma è stato raggiunto da uno dei due cugini che, secondo quanto riferito, lo ha afferrato per i polsi e strattonato intimandogli di lasciare immediatamente la chiesa. L'altro presunto aggressore, approfittando del fatto che il prete fosse immobilizzato, si è posto alle sue spalle e gli ha assestato una testata nell'incavo della nuca.

    Gli accertamenti dei carabinieri proseguono adesso per chiarire anche ciò che è avvenuto all'esterno della chiesa di Santo Stefano a seguito dell'aggressione. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza