"La Chiesa deve
rappresentare uno spazio aperto nel cerchio della comunità.
Significa che non tutto si deve svolgere all'interno delle
quattro mura delle nostre chiese. Una Chiesa in cui non c'è
nessuno peggiore o migliore degli altri. Tutto deve concorrere
alla causa del Vangelo". Così l'arcivescovo metropolita di
Napoli, monsignor Domenico Battaglia, nella prolusione con cui
ha inaugurato l'Anno accademico dell'Istituto superiore di
Scienze religiose di Reggio Calabria.
"Occorre mettere al centro - ha aggiunto il presule - le
relazioni tra le persone, indipendentemente dal loro ruolo. È
solo da una comunione autentica che sgorga la corresponsabilità.
Come comunità cristiana abbiamo bisogno di camminare ancora. Per
purificare lo sguardo ed i pensieri, fino a comprendere che la
Chiesa è la comunità viva del Vangelo. Un gruppo di persone in
cui c'è posto per tutti, ma proprio tutti, iniziando dai più
poveri, dagli ultimi, dagli emarginati".
La cerimonia è stata presieduta dall'arcivescovo metropolita
di Reggio Calabria, Fortunato Morrone, che ha ringraziato
monsignor Battaglia "per la sua incessante azione in favore dei
più poveri e degli emarginati".
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