Catanzaro è, dopo Roma, la
città con le bollette del gas più salate sul mercato libero sia
per i contratti a prezzo fisso sia per quelli a prezzo
variabile. A stabilirlo è un'indagine in 20 capoluoghi italiani
realizzata da Assoutenti sui nuovi costi delle forniture che
dovranno affrontare le famiglie con il passaggio al mercato
libero.
Nello specifico l'associazione ha messo a confronto le
migliori offerte reperibili sul "Portale offerte" di Arera per
una famiglia che consuma 1.400 metri cubi di gas all'anno. Per
quanto riguarda i contratti a prezzo fisso, a Catanzaro la
migliore offerta presenta una spesa media annua da 2.032 euro a
famiglia, seconda solo a Roma (2.045 euro). Non va meglio se si
confrontano le tariffe variabili, ossia quelle indicizzate
all'andamento dei mercati: anche qui il capoluogo calabrese si
piazza al secondo posto dopo Roma, con una bolletta media,
considerando la migliore offerta, pari a 1.739 euro annui.
"In linea di massima i cittadini che risiedono al sud
Italia - afferma il presidente onorario di Assoutenti, Furio
Truzzi - appaiono i più penalizzati dallo stop al mercato
tutelato del gas, in quanto le offerte degli operatori
presentano condizioni economiche più svantaggiose. In tutte le
città monitorate le offerte a prezzo fisso sono sensibilmente
più costose rispetto alle tariffe del mercato tutelato, ed
emerge una carenza di reale concorrenza tra operatori, al punto
che per ogni provincia si registrano in media solo 3 offerte a
prezzo variabile più vantaggiose rispetto al regime di maggior
tutela dove rimarranno gli utenti vulnerabili. Questo dimostra -
sostiene ancora Truzzi - come le società energetiche, in questa
delicata fase, stiano applicando politiche rialziste e tese alla
massima prudenza, che finiscono per svantaggiare gli utenti.
Questo è il peggior modo per entrare nel mercato libero".
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