Il gip distrettuale di Catanzaro
Gilda Danila Romano ha emesso 13 misure cautelari nei confronti
di altrettanti indagati coinvolti nell'inchiesta 'Garbino' della
Dda di Catanzaro che contempla i presunti illeciti commessi
dalla cosca Pullano di Isola Capo Rizzuto, alleata con la
potente cosca Arena. Lo scorso tre ottobre la Squadra Mobile di
Crotone aveva eseguito 11 fermi vergati dai sostituti
procuratori della Dda di Catanzaro Paolo Sirleo, Domenico
Guarascio e Pasquale Mandolfino.
Rispetto al fermo, il gip ha disposto due arresti in più che
riguardano Tommaso Rizzuti, 41 anni, detto Masino, e Antonio
Rizzuti, 42 anni. La custodia cautelare in carcere è stata
disposta in relazione a una tentata estorsione ai danni di una
ditta di Cotronei che installa distributori di bevande e
alimenti.
Il gip distrettuale ha confermato l'ordinanza emessa dal gip
di Crotone il 5 ottobre scorso e ha ordinato la custodia
cautelare in carcere nei confronti di nove persone e i
domiciliari per due persone. Restano in carcere Domenico
Cristodaro (Crotone, 41 anni); Domenico Godano (38 anni);
Fiorello Maesano (54); Ferdinando Marchio (40); Tommaso Mercurio
(58); Fabrizio Pullano (59); Francesco Pullano (43); Maurizio
Pullano (29); Pietro Fiore Pullano (34 anni).
Vanno ai domiciliari Pasquale Pullano (73) e Pasquale Morelli
(76). Nell'inchiesta, come conferma l'ordinanza del gip, sono
indagati, con l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso,
l'avvocato ed ex consigliere regionale Ottavio Tesoriere, 70
anni, del foro di Crotone (non destinatario di misura) e due
componenti della famiglia Pullano: Fabrizio Pullano, 59 anni,
ritenuto a capo della cosca, e Pasquale Pullano di 73 anni.
Secondo l'accusa Tesoriere, candidato alle ultime elezioni
regionali, avrebbe chiesto il sostegno della cosca impegnandosi
a far ottenere la pensione di invalidità al figlio di Fabrizio
Pullano e promettendo di procurare appalti e incarichi ai
sodali.
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