Nei primi sei mesi del 2024 lo
stabilimento di Melfi (Potenza) di Stellantis ha prodotto 47.020
auto, un dato "fortemente negativo" rispetto allo stesso periodo
del 2023 (con una riduzione del 57,6 per cento). Inoltre, "in
termini di volumi è lo stabilimento che perde la maggiore
quantità di auto, con 63.800 unità in meno rispetto al primo
semestre del 2023": è il dato che emerge dall'analisi della
Fim-Cisl.
Nei primi tre mesi dell'anno, a Melfi "gli stop produttivi
collettivi sono stati complessivamente 28 giorni, nel secondo 37
per un totale di 65 gestiti con il contratto di solidarietà.
Negli altri giorni l'utilizzo del Cds è stato nel primo
trimestre del 23% pari ad una media di 1.282 lavoratori ogni
giorno, peggiorando nel secondo trimestre con un 40% su una
media di 1.500 lavoratori giornalieri". La riduzione della
produzione ha avuto "ripercussioni negative" sull'occupazione,
affrontate anche con le incentivazioni all'uscita, in modo che
"dal 2021 ad oggi ha coinvolto quasi 1.700 lavoratori portando
l'occupazione a 5.425 unità)".
La Fim-Cisl ha definito la situazione a Melfi "difficile e
complessa", anche in relazione alla "fase di transizione verso i
cinque nuovi modelli multibrand", quattro dei quali saranno full
electric "con possibilità di motorizzazioni ibride e uno in
versione ibrida. La produzione stimata a regime dei cinque
modelli sarà di circa 260 mila vetture all'anno che, secondo la
direzione aziendale, dovrebbe saturare l'impianto". Anche per
l'indotto - che occupa tremila lavoratori - la Fim ha definito
la situazione "molto critica". Secondo il sindacato, "è
necessario che il gruppo sia impegnato a dare priorità nelle
forniture alle aziende del comprensorio, ma nelle stesso tempo,
bisogna sostenere le aziende fornitrici nel processo di
ammodernamento e di transizione verso le nuove produzioni.
Inoltre, è indispensabile agire sull'accordo di programma e
sulle strumentazioni a disposizione nelle aree di crisi
complessa per attrarre altri nuovi investimenti e per tutelare i
lavoratori dell'area di Melfi".
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