"Seguiamo con attenzione
l'evolversi della situazione e, in caso di bisogno, la
Basilicata è pronta a fare la propria parte per il trasferimento
e l'accoglienza della popolazione del quartiere Bagnoli,
municipalità 10 del Comune di Napoli".
Lo ha detto - in una nota diffusa dall'ufficio stampa della
Giunta lucana - il dirigente della Protezione civile della
Regione Basilicata, Giovanni Di Bello, riferendosi alla
situazione nei Campi Flegrei. "La Basilicata, unitamente alla
Calabria, è gemellata con il quartiere Bagnoli, municipalità 10
del comune di Napoli, che - ha ricordato - ha circa 23 mila
residenti dei quali la metà è destinato a essere ospitato nella
nostra regione".
"Il modello di intervento del Piano di protezione civile per
il rischio vulcanico dei Campi Flegrei - ha aggiunto Di Bello -
prevede l'individuazione di livelli di allerta prestabiliti
correlati alla variazione delle condizioni dell'attività
vulcanica. Livelli che sono contraddistinti da codici colore
(verde, giallo, arancione e rosso) cui corrispondono diverse
fasi operative. E il passaggio da un livello di allerta a quello
successivo è stabilito da parametri scientifici monitorati
costantemente dall'Osservatorio vesuviano dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia. Sulla base dei dati di
monitoraggio e delle valutazioni della commissione nazionale
grandi rischi, il Dipartimento nazionale di Protezione civile,
ad oggi, ha ritenuto di mantenere per Campi Flegrei il livello
di allerta giallo, cui corrisponde la fase operativa di
attenzione".
Di Bello ha inoltre specificato che "la pianificazione
nazionale di protezione civile ha definito nell'area più
prossima alla 'caldera' del vulcano, una zona rossa, più esposta
al grave pericolo di invasione di flussi piroclastici, in cui
risiedono circa 500 mila abitanti; e una zona gialla, comunque
esposta alla significativa ricaduta di ceneri vulcaniche, in cui
risiedono oltre 800 mila abitanti.
Per la zona rossa, la strategia di intervento prevede, in caso
di allerta, l'allontanamento cautelativo della popolazione al di
fuori della Campania, secondo il principio di solidarietà e di
sussidiarietà e uno schema di gemellaggi con le altre regioni",
ha concluso il dirigente della Protezione civile lucana.
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