Sarà il Comune di Tito (Potenza) -
dopo l'intesa con intesa con Ministero dell'ambiente e Regione
Basilicata - il soggetto attuatore degli interventi di bonifica
dell'area dell'ex Daramic e dell'ex Liquichimica: è questo il
contenuto della delibera che è stata approvata dalla giunta
comunale, guidata dal sindaco Graziano Scavone.
"Per gli interventi prioritari - ha detto il primo cittadino
- del sito industriale ex Daramic ricompreso nel Sin di Tito è
disponibile un importo di 1,85 milioni di euro cui si
aggiungeranno fondi per circa due milioni assegnatici da
Ministero e Regione". "E' necessario individuare da subito nella
programmazione finanziaria regionale e ministeriale - ha
continuato - i dieci milioni di euro stimati per la bonifica del
sito ex Daramic, così come è necessario che la Regione provveda
a rifinanziare i 10 milioni precedentemente assegnati per la
bonifica dell'area ex Liquichimica, purtroppo definanziati dal
Ministero per i ritardi della Regione nell'assumere le
obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il termine di
scadenza".
Scavone ha chiesto di riprendere i "procedimenti bloccati,
come quello di bonifica dell'area fosfogessi, e quello Green
digital Hub curato dal Cnr di Tito che prevede la
riqualificazione dell'intera area Ex Liquichimica e su cui si
attende il provvedimento amministrativo della Regione Basilicata
per lo stanziamento delle risorse aggiuntive ai 20 milioni di
euro già concessi dal Ministero" e di "avviare le attività di
indagine epidemiologica e sorveglianza sanitaria previste dal
progetto Lucas e dal progetto del ministero della salute
dedicato ai siti di interesse nazionale per l'inquinamento".
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