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ANSAcom - In collaborazione con AXA
Prendere coscienza dei cambiamenti climatici, conoscere le potenziali criticità di un territorio, mitigarne i rischi e ipotizzare misure di adattamento. Sono questi i punti cardine dell’incontro alla Rotonda a mare di Senigallia (Ancona) promosso da Axa Italia con il patrocinio del Comune di Senigallia e di Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. Un evento per fare il punto, non tanto sulla crisi climatica in atto con i suoi effetti devastanti e innegabili, quanto sugli strumenti a disposizione di enti, persone e aziende per fronteggiare la crisi. A dare il via ai lavori il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, che ha parlato di necessarie azioni per prevenire i disastri, per informare la popolazione con sistemi più efficienti e che coinvolgano più territori ma anche di circa otto mila persone a rischio esondazione. “Servono strumenti per far stare tranquilli i cittadini, perché non pensino a salvare le auto prima che la propria vita: se, dopo l’allerta, la prima azione è quella di spostare le automobili, si condannano a morte. Lo abbiamo visto con l’ultima alluvione di un anno fa. Ecco perché dobbiamo conoscere i cambiamenti climatici, come prevenire le situazioni di rischio e fare manutenzione: perché non si ripetano più eventi gravi come quello del 15 settembre 2022”. L'incontro moderato dalla giornalista ANSA Simona D’Alessio, si è incentrato su due parole chiave: protezione e prevenzione. “Siamo una multinazionale vicina al territorio, puntiamo sulla resilienza e con eventi come questo cerchiamo di stimolare riflessioni sulla cultura della prevenzione, anticipando le conseguenze. Non possiamo ovviamente evitare i cambiamenti climatici - ha detto Rene' Gazet, P&C Director Gruppo AXA Italia - ma possiamo agire per assicurare i nostri beni e le nostre attività”. Consapevolezza e collaborazione tra enti, privati e pubblici, per realizzare un sistema intelligente che non debba fermarsi dopo una calamità naturale. Manca però una vera e propria cultura della prevenzione: "solo il 5% delle abitazioni è coperto dai rischi connessi al clima, solo il 15% delle aziende ha assicurato la propria attività per eventi catastrofici, pochissime le auto che prevedono anche coperture da danni legati ai cambiamenti climatici". Una sfida epocale che Axa Italia ha voluto affrontare iniziando dal coinvolgimento di varie realtà che si sono confrontate in una tavola rotonda a Senigallia, a cui hanno partecipato Alfredo Leonardi, vicepresidente del comitato piccola industria di Confindustria Marche; Filippo Emanuelli, direttore Belfor Italia; Maurizio Rainò di Axa Italia e Cristian Ramazzotti, ceo dell’azienda senigalliese Comar, alluvionata sia nel 2014 che nel 2022. Per l'occasione video messaggio anche del presidente del Consiglio regionale Dino Latini. Esperienze a confronto e suggerimenti per affrontare la sfida sui cambiamenti climatici sapendo che il quadro normativo è destinato a modificarsi: è in discussione infatti il disegno di legge sull’obbligo assicurativo per le aziende inserito nella legge di bilancio. Il percorso pensato dal Governo Meloni è stato salutato con favore dalle aziende assicuratrici: lo conferma Umberto Guidoni, co-direttore generale Ania Italia: “il rischio idrogeologico non risparmia nessuno, che alluvioni, inondazioni e terremoti si susseguono con danni ricorrenti e gravi e che lo Stato non ha i mezzi per rispondere alle molteplici emergenze”, ormai all’ordine del giorno. "Non c'è altra via se non la creazione di una sistema di conoscenza, prevenzione e protezione - ha detto ancora Guidoni - perché significa evitare che la propria attività produttiva si fermi per sempre, significa evitare le conseguenze più gravi derivanti dalle catastrofi naturali". Lo Stato, ha rimarcato, non ha le risorse per fronteggiare ogni volta i danni legati ad alluvioni, terremoti e altre calamità e per questo serve promuovere una cultura della prevenzione che possa passare attraverso l'assicurazione dei propri beni e business.
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