Un nucleare modulare declinato sul
territorio, in linea con i caratteri originali dell'Italia, come
"scelta sostenibile nella sfida alla produzione di energia a
zero emissioni": è il tema indicato dagli organizzatori al
centro dell'edizione tecnico scientifica della iWeek 'Il
nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico',
promossa da V&A - Vento & Associati e Dune Tech Companies, che
si tiene oggi all'Università degli Studi di Pavia.
"Questa giornata risponde all'esigenza di promuovere un
confronto costruttivo tra imprese, università e istituzioni
sulle esperienze e le conoscenze dei protagonisti della
tecnologia nucleare italiana, in vista di una sua possibile
reintroduzione nel nostro Paese, sia come fonte di energia
carbon free capace di assicurare gli ambiziosi traguardi del
Green deal europeo che come risposta efficace ai fabbisogni
energetici dei territori", afferma in avvio di lavori Andrea
Vento, amministratore delegato di Vento e associati.
"Questa nuova stagione del nucleare vede la ricerca italiana
fortemente impegnata e competitiva, anche a livello
internazionale: l'Italia, insieme a Francia e Germania,
rappresenta il 60% delle pubblicazioni in ambito Ue sull'energia
nucleare", affermano gli organizzatori. Questa edizione tecnico
scientifica di iWeek, alla quale è attesa la partecipazione di
diversi ministri in video collegamento o in presenza tra i quali
quello alle Infrastrutture e ai trasporti, Matteo Salvini, è
ospitata presso le aule dell'Università di Pavia, dove nel
Laboratorio di energia nucleare applicata è operante il reattore
Triga Mark II, attivo dal 1965 per scopi di ricerca scientifica
nei settori della radiochimica, della fisica nucleare, nella
produzione di radioisotopi e test dei materiali.
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