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Congo: prof Univaq, ora più difficili missioni in Nord-Kivu

Congo: prof Univaq, ora più difficili missioni in Nord-Kivu

Barone al rientro dalla sua 58/a missione umanitaria

POPOLI, 24 giugno 2023, 15:52

Redazione ANSA

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"Le ultime missioni umanitarie sono quelle che hanno presentato maggiori difficoltà legate alla situazione esistente nel Nord Kivu e anche nella città di Goma".
    Lo ha detto Francesco Barone, professore del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila al rientro dalla sua 58/a missione solidale in Congo, gran parte delle quali in Africa Subsahariana.
    "Dinamiche - ha sottolineato - che sono il risultato di azioni violente da parte di gruppi armati nei confronti di migliaia di bambini, donne e uomini. Come è noto da diversi anni ci sono azioni che vedono per protagonisti diversi gruppi armati che hanno come principale quello di accaparrarsi ricchezze del territorio come oro, diamanti, coltan e cobalto. Ultimamente, il gruppo M23, sta svolgendo un'azione di destabilizzazione del territorio provocando numerose vittime, così come la fuga di centinaia di migliaia di rifugiati".
    Una situazione che provoca ripercussioni nella pianificazione di interventi umanitari. "Chiunque impegnato in azioni di solidarietà in aree di conflitto è ben consapevole dei rischi che corre - ha ribadito Barone -. Inevitabile che certe condizioni non favoriscano a pieno la realizzazione degli interventi. Si deve agire ponderando e pianificando ogni spostamento. Non si può improvvisare nulla".
    Nonostante questo, sono diversi i risultati raggiunti dalle azioni portate avanti dalla rete di associazioni di cui il professore originario di Popoli (Pescara) fa parte. "I nostri interventi - ha spiegato - riguardano diversi settori. Negli ultimi anni abbiamo consegnato grandi quantità di cibo, vestiti e medicine. Abbiamo consegnato questi viveri negli orfanotrofi, sostenuto diverse strutture sanitarie consentendo le cure mediche nei confronti delle persone poverissime. La nostra azione ha contribuito a ridurre in maniera incisiva il tasso di mortalità infantile. Nel nostro centro, nella periferia di Goma (quartiere Mugunga), abbiamo costruito una scuola che accoglie bambini appartenenti a famiglie poverissime. Stiamo lavorando per ampliare i locali di apprendimento. Inoltre, abbiamo consegnato grandi quantità di cibo in un campo profughi, stiamo sostenendo gli ex bambini soldato e i bambini di strada".
   
   

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