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Comincia l'era Sinner, 'sempre sorridere, come Federer' 

Comincia l'era Sinner, 'sempre sorridere, come Federer' 

Melbourne lo incorona prima del rientro. Ora caccia al n.1 Atp 

ROMA, 30 gennaio 2024, 10:03

Redazione ANSA

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Jannik Sinner © ANSA/EPA

Jannik Sinner © ANSA/EPA
Jannik Sinner © ANSA/EPA

Jannik Sinner, il 'natural born winner' che si ispira a Roger Federer. E' l'Atp tour a definire 'vincitore nato' il 22enne italiano che con naturalezza ma anche tanta qualità e determinazione ha vinto l'Open d'Australia, mentre il riferimento a King Roger è copyright del tennista azzurro, protagonista oggi della tradizionale passerella al Royal Botanical Garden di Melbourne, con tanto di trofeo appena conquistato.

 

 

"Il mio modello è sempre stato Federer, non solo per la sua classe ma per il modo di porgersi: ho ancora molto da fare ma l'importante è circondarsi delle persone migliori e affrontare tutto col sorriso", ha detto Sinner, dopo aver ammesso candidamente di "non aver dormito molto, dopo la partita abbiamo fatto un po' tardi, ma è bellissimo essere qui per celebrare un traguardo incredibile". Jannik Sinner e' di rientro ora in Italia, dove giovedì è atteso con tutti i compagni di Davis al Quirinale, da Mattarella. Lo sbarco domani a Roma, in vista di alcuni impegni personali, forse anche appuntamenti 'istituzionali'. Intanto, gli organizzatori del torneo di Marsiglia, al via dal 5 febbraio, ne hanno annunciato il forfait: per cominciare la rincorsa al numero 1 del mondo c'è tempo, e soprattutto bisogno di un po' di riposo. L'azzurro aveva già riacceso la passione per il tennis in Italia con le vittorie alle Atp Finals e la conquista della Davis ma l'aver vinto un titolo dello slam, a 48 anni dall'ultimo italiano, moltiplica l'entusiasmo e le attese ma anche la pressione

 

. "Io sono quello dell'altro ieri - ha tenuto a dire Sinner, prima di ripartire per l'Italia -, non sono cambiato. Quello che so è dovrò lavorare ancora di più, perché gli avversari ora mi conoscono bene e devo essere preparato". Poco spazio per le distrazioni, quindi, tanto che ieri dopo la vittoria si è limitato ad una cena fuori con il suo staff, mentre in Val Pusteria, e non solo, lo si festeggiava. Lui pensa a lavorare, senza guardare agli altri: "Ai dieci titoli di Djokovic qui in Australia non penso. Lui è di un'altra serie e io ho ancora molto da fare", ha ribadito, mentre su un prossimo cambio della guardia ai vertici del tennis non si è sbilanciato: "E' difficile prevedere cosa accadrà, ma sono contento di far parte della nuova generazione", quella che include lui e Alcaraz. Sinner comunque continua la scalata al podio del ranking mondiale. Al momento resta n.4, con 8310 punti, ma ne ha guadagnati oltre 3000 sul serbo n.1, distante 'solo' 1.545 punti, ed è a poco più di 400 da Daniil Medvedev, il russo n.3 che battuto ieri con una ormai storica rimonta. L'azzurro è invece indiscusso n.1 nella classifica che considera i risultati stagionali e scandisce la corsa alle Atp Finals di Torino. E proprio la città della Mole gli rende omaggio, proiettando questa sera il suo volto sul monumento e illuminando i ponti sul Po di arancione, il colore simbolo dei suoi fan. E a proposito di omaggi e riconoscimenti - detto che la finale ha fatto segnare il top di ascolti tv di sempre per Eurosport, con il 18% di share e oltre 1,9 milioni di spettatori con un picco di oltre 2,6 milioni al match point -, al rientro in Italia Sinner sarà al centro di impegni e celebrazioni, primo tra tutti l'incontro al Quirinale con il Capo dello Stato. Oggi, papa Francesco lo ha ricordato, complimentandosi con gli italiani per la vittoria, all'Australian Open. In attesa del suo rientro in Italia, gli è intanto arrivato l'invito 'ufficiale' a Sanremo da parte di Amadeus, con un video su Instagram. "Non devi cantare o ballare, devi solo prenderti la standing ovation di tutto il teatro Ariston e un grande applauso di tutti gli italiani", afferma il presentatore per vincere le perplessità che avrebbe espresso Sinner. A giocare a Marsiglia però non andrà, e proprio nella settimana del festival.

   

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