Leicester, falsa partenza: i
campioni d'Inghilterra inaugurano male la nuova Premier League,
sconfitti da una neo-promossa senza manager. Due gare ufficiali
nella nuova stagione, e già due battute d'arresto: prima nella
finale di Community Shield contro il Manchester United, oggi sul
campo dell'Hull City. E' ancora troppo presto per decretare lo
stato di crisi, ma è già suonato il campanello d'allarme. Perché
fino ad oggi le Tigers, che da lunedì potrebbero essere affidate
a Gianfranco Zola, erano le favorite dai bookmaker per la
retrocessione. Contro le Volpi, viceversa, non si è vista
disparità di forze in campo, al contrario.
"Ho già detto ai miei giocatori che quest'anno sarà più dura
rispetto alla scorsa stagione - l'ammonimento di Claudio Ranieri
-. Oggi non è successo nulla di particolare, forse avremmo anche
meritato il pareggio ma non cambia la sostanza. Dobbiamo restare
uniti, perché lo scorso anno abbiamo dimostrato di essere una
squadra forte e vogliamo ripeterci".
Padroni di casa in vantaggio allo scadere della prima
frazione grazie alla rete di Adama Diomande. Il momentaneo
pareggio della squadra di Ranieri arriva dagli undici metri: dal
dischetto non sbaglia Riyad Mahrez. Ma la parità regge appena
10', decisiva la conclusione di Robert Snodgrass che decreta la
sconfitta del Leicester: non capitava dal 1989 che i campioni in
carica steccassero la prima stagionale.
Non cerca alibi né giustificazioni Ranieri al termine
dell'incontro, e accetta la sconfitta con la solita sportività.
"Hanno giocato meglio, anche se noi abbiamo cercato di mettere
in campo il nostro massimo - l'analisi del tecnico italiano -.
Ci siamo impegnati, ma singolarmente, non come squadra. Abbiamo
cercato di vincere, ma certe volte è impossibile. E abbiamo
commesso troppi errori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA