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Le critiche del Consiglio italiano per i rifugiati

ROMA, 05 maggio 2016, 16:59

Redazione ANSA

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Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir) esprime delusione circa le proposte presentate ieri dalla Commissione Europea per la riforma del Sistema Dublino, cioè il sistema di accoglienza dei rifugiati.
    "Un'opportunità persa - dice il portavoce del Cir Christopher Hein - l'approccio adottato dalla Commissione è assolutamente riduttivo e il principio base per determinare lo Stato responsabile ad analizzare le domande d'asilo rimane sostanzialmente invariato: si continua a penalizzare fortemente in primo luogo i richiedenti asilo e in secondo luogo i paesi di primo arrivo. Basare tutto sulla misura del reinsediamento, che ha già dimostrato di essere inefficace, non è la via giusta".
    La proposta Ue presenta comunque, per il Cir, anche aspetti positivi: la penalizzazione finanziaria per gli Stati che si sottrarranno agli obblighi del ricollocamento, l'estensione dell'accesso alla misura del ricollocamento a tutti i richiedenti asilo indipendentemente dalle nazionalità e l'annunciato ampliamento della nozione dei familiari con i quali si potrà richiedere una riunificazione in un altro paese Ue.
    Le misure da prevedere, secondo il Cir, dovrebbero essere: "poter contare su un utilizzo molto più ampio delle misure di ricollocamento, con un forte correttivo legato ai legami culturali, relazionali e familiari dei richiedenti asilo con i paesi di destinazione, e introdurre il mutuo riconoscimento delle istanze positive d'asilo. Siamo convinti che solo con uno status d'asilo europeo i movimenti secondari irregolari all'interno dell'Unione avranno fine" conclude Hein.
   

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