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ROMA, 05 maggio 2016, 14:55

Redazione ANSA

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"La necessità di una riforma e di un rinnovamento in Europa è evidente. Non è ancora chiaro se l'Ue sia in grado di fare un tale processo, ma credo che un ritiro del Regno Unito renderebbe questo rinnovamento ancora più difficile. Questo è il motivo principale per cui vorrei che la Gran Bretagna rimanesse parte della Comunità europea e cooperasse con i suoi partner a dare un contributo fondamentale a questo rinnovamento con la sua particolare creatività e il suo desiderio di costruire una unione che è più grande della somma delle sue parti". Si schiera dalla parte di chi vuole restare in Ue, il cardinale Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo emerito di Westminster, in un ampio articolo pubblicato oggi dal quotidiano inglese "Spectator" e riportato dal Sir, dedicato appunto al Brexit, il referendum a cui saranno chiamati in giugno gli inglesi per decidere se rimanere o lasciare l'Ue.
    Nella sua analisi il cardinale Murphy-O'Connor passa in rassegna le criticità che sta vivendo oggi l'Europa, a partire dal fatto che l'Unione europea sembra aver perso l'eredità dei suoi padri fondatori per dirigersi esclusivamente verso un'ottimizzazione dei mercati. Nel suo intervento, il cardinale pone quindi una serie d'interrogativi: "L'Europa è solo un matrimonio di convenienza o ha un insieme di valori comuni?". "C'è il rischio di un'ondata di nazionalismo inglese? Può il voto a lasciare l'Unione europea condurre alla secessione scozzese?". "Mi sembra - conclude il cardinale - che quanto detto prima non è solo un problema britannico ma condiviso da tutta l'Europa. Il nostro continente ha raggiunto un bivio. Sono molte le crisi che l'Europa deve affrontare. Il referendum nel Regno Unito sta chiedendo molto più se rimanere o meno nell'Ue. Ci sta chiedendo, come i nostri amici al di là dei confini europei ci hanno ricordato in queste settimane, questioni fondamentali sul posto che la Gran Bretagna vuole avere nel mondo".
   

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