(di Marzia Apice)
FOSCO MARAINI/TOPAZIA ALLIATA, LOVE
HOLIDAYS. QUADERNI D'AMORE E DI VIAGGI (RIZZOLI, PP.533, 39
EURO). E' grazie alla scorza robusta della Scatola Numero 16 che
si ha la possibilità di conoscere un amore profondo e
spregiudicato, seducente e tenero, quello vissuto da Topazia
Alliata e Fosco Maraini negli anni della gioventù: lui, uno dei
più grandi etnologi e viaggiatori italiani, lei artista e donna
carismatica (oggi centenaria), entrambi all'epoca poco più che
ventenni, agli albori di un legame che li avrebbe condotti al
matrimonio nel 1935. Un sentimento tenuto al riparo dai tumulti
del '900 proprio grazie a questa scatola, ritrovata dalla figlia
Toni nella casa fiorentina di Fosco, le cui pareti hanno dato
rifugio agli album di ricordi confezionati dai due illustri
protagonisti: oggi questa testimonianza, al tempo stesso privata
e collettiva perché specchio di un'epoca ormai lontana, è
confluita nel prezioso volume "Love Holidays. Quaderni d'amore e
di viaggi", edito da Rizzoli, con un testo della loro prima
figlia, Dacia Maraini.
Solo con due lettere, LH, le Love Holidays del titolo, Fosco
e Topazia avevano deciso di identificare la grande mole di
appunti, disegni, schizzi, fotografie, attraverso i quali hanno
cristallizzato la purezza e la spontaneità del sentimento che li
univa. E sempre soltanto due lettere, T&F, i due innamorati
ritenevano sufficienti per rappresentare se stessi come unità,
nella semplicità di un amore votato all'onesta e al rispetto, ma
prepotente e in un certo senso "necessario" per rendere la vita
degna di essere vissuta, un legame che li ha condotti verso
esperienze straordinarie e inaspettate.
Su e giù per l'Italia, da Firenze al Monte Bianco, dalla
Sicilia alle Dolomiti, è tutto un continuo di abbracci e addii,
tenerezze e lunghe attese, scalate ripide in montagna e alloggi
di fortuna.
Scorrendo le pagine di questo appassionante excursus
diaristico che sembra vivido come un racconto orale, si scopre
l'aspetto più privato e tenero della coppia, ma anche l'ampio
orizzonte intellettuale e l'anticonformismo dei due: un piccolo
grande universo espresso e tenuto insieme innanzitutto dal
linguaggio, il cui lessico è un misto originale e fantasioso tra
le varie culture delle origini familiari, una marmellata
linguistica di italiano e inglese, ma anche di dialetto
fiorentino e siciliano.
Nel libro tanta parte è rappresentata anche dall'attenzione
all'immagine, sia quella fotografica (realizzata da lui), sia
quella disegnata (a opera di lei), illustrazioni che denotano
non solo la sensibilità nel cogliere i dettagli ma anche la
curiosità viva nei confronti del mondo.
Se questi diari rappresentano viaggi e vita privata (l'amore
e la scoperta dell'amicizia) dall'altra sono lo specchio anche
di usi e costumi di un'epoca, e di fermenti intellettuali.
Quello che manca è il Fascismo con la sua grettezza e la sua
violenza, un regime che pure rese tragici quegli anni italiani,
da cui strenuamente i Fosco e Topazia si sono difesi,
schermandosi con le emozioni e le esperienze vissute.
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