Via libera a maggioranza (43 sì e
27 no) dal Consiglio regionale della Lombardia la legge di
semplificazione 2019 che comprende le modifiche alla regionale
sulla disciplina della settore dei trasporti. La legge, in
particolare, rivede la composizione della governance delle
Agenzie del Trasporto Pubblico Locale, aprendone la
partecipazione anche ai Comuni non capoluogo (almeno uno per
ogni provincia, nominato dall'assemblea dei sindaci o dalla
conferenza metropolitana).
Per quanto riguarda l'Agenzia del Tpl di Milano, Monza e
Brianza, Lodi e Pavia, le quote di partecipazione saranno
determinate con deliberazione della Giunta regionale da assumere
entro il 31 marzo 2020 (e non più il 30 gennaio). Al Comune di
Milano sarà riservato almeno il 40% delle quote (oggi è il 50%)
mentre la somma delle quote detenute da Palazzo Marino e dalla
Città Metropolitana di Milano non potrà superare il 50% (oggi il
totale è 62,2%, mentre in commissione era stato votato il 45%).
Tali modifiche sono state introdotte con un emendamento della
Lega votato dalla maggioranza di centrodestra, mentre
dall'opposizione il Pd si è astenuto e il Movimento 5 Stelle ha
votato contro.
Approvati anche tre ordini del giorno del Pd, fra i quali uno
che impegna il presidente della Regione e la Giunta ad avviare
il prima possibile un tavolo di lavoro per rivedere e migliorare
le criticità legge quadro sui trasporti (la numero 6 del 2012),
che dovrà chiudersi entro tre mesi.
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