Il Consiglio regionale della
Lombardia ha approvato all'unanimità una risoluzione per
supportare e facilitare le donazioni di sangue, proposta dal
consigliere Emanuele Monti (Lega).
"L'Avis è una realtà fondamentale per la raccolta del sangue,
con numeri di enorme rilevanza - ha detto il consigliere,
relatore in Aula della risoluzione oltre che presidente della
Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali - in Lombardia
conta oggi 270.357". Questo provvedimento vuole dare "un
sostegno all'associazione che fornisce un contributo
fondamentale" e chiede, tra le altre cose, alla Giunta di
Attilio Fontana di "individuare un modo idoneo per soddisfare la
sempre maggiore necessità di medici nelle realtà che operano i
prelievi e la raccolta, consentendo l'uso di medici
specializzandi presso le unità di raccolta del sangue e di
emocomponenti dell'Avis, ricomprendendo queste attività
direttamente nel percorso di formazione e quindi riconoscendo i
crediti formativi".
Con la risoluzione si chiede anche di "promuovere in
Conferenza Stato-Regioni una revisione delle tariffe di cessione
degli emoderivati e delle quote di rimborso per le attività
svolte dall'Avis - ha chiarito Monti - la promozione, la tutela
e la difesa dell'attività di raccolta del sangue, svolta in
misura preponderante in Lombardia proprio da Avis, rappresenta
una battaglia portata avanti dalla Lega e dallo stesso Matteo
Salvini in moltissime occasioni".
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