Il Consiglio regionale della
Lombardia ha approvato all'unanimità una mozione del Movimento 5
Stelle a favore dell'apertura o ampliamento di centri e case
rifugio per le donne vittima di violenza all'interno dei beni
confiscati alle mafie. In particolare, la mozione impegna il
presidente e la giunta regionale a attivarsi subito per chiedere
al Governo centrale "il trasferimento delle risorse necessarie
destinate all'istituzione di nuovi centri antiviolenza e di
nuove case-rifugio, per la quota di spettanza regionale (pari a
933.899,27 euro) al fine di sostenere i necessari interventi di
ristrutturazione e valorizzazione dei beni confiscati".
L'obiettivo finale è di "destinare i beni immobili sottratti
alla criminalità organizzata ad attività connesse alla violenza
nei confronti delle donne e all'assistenza e alla protezione
delle vittime, favorendo la creazione di nuovi centri
antiviolenza e nuove case-rifugio sul territorio regionale.
"Impegnare i beni sequestrati alle mafie, che usano violenza e
sopraffazione come metodo di lavoro, contro la violenza assume
un alto valore civile, etico e morale" ha commentato soddisfatta
la prima firmataria del testo Monica Forte. "L'approvazione
della mozione arriva alla vigilia dell'8 marzo: il Movimento 5
Stelle lo festeggerà con tutte le donne e con un risultato
concreto. Ovviamente non ci fermiamo qui: dobbiamo liberare il
Paese dalla violenza e possiamo salvare la vita a centinaia di
donne innocenti", conclude.
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