Torna a risplendere il gruppo di
sculture raffiguranti santi e figure allegoriche provenienti dal
balcone fronte bacino di Palazzo Ducale a Venezia, opera degli
scultori e architetti veneziani Pierpaolo e Jacobello Dalle
Masegne.
Dopo un accurato intervento di recupero, reso possibile
grazie alla collaborazione pubblico-privato le opere sono ora
nuovamente visibili all'interno del rinnovato percorso del Museo
dell'Opera di Palazzo Ducale, inauguratosi in concomitanza con
l'esposizione dedicata a John Ruskin.
Realizzate tra il 1400 e il 1404 per volontà del doge Antonio
Venier (1330 - 1400), ma concluse sotto il neo-eletto doge
Michele Steno (1331 - 1413), queste straordinarie sculture
furono create per abbellire il balcone della Sala del Maggior
Consiglio, posto sulla facciata fronte bacino del Palazzo dei
Dogi. Esse non solo davano il "benvenuto" in città per coloro
che vi arrivavano dal mare, ma rappresentavano anche una precisa
e attenta 'testimonianza' della simbologia attraverso la quale
la Repubblica Serenissima intendeva comunicare la propria
grandezza.
Si tratta a tutti gli effetti di statue "parlanti", perché
esse avevano il compito di mettere in mostra "l'ordine di Stato"
con il Doge posto davanti al leone di San Marco (il simbolo
dello Stato) che rende chiara la sua stessa sottomissione alla
Serenissima e con ai lati le Virtù - Temperanza, Giustizia,
Speranza, Fede, Fortezza, Carità - riferite alla persona del
Doge ed in un secondo momento alla repubblica veneziana. Tutto
ciò sormontato dai Santi Marco, patrono della città e Pietro e
Paolo, principi degli apostoli che proteggono Venezia.
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