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Poesia e danza all'ombra Nuraghe Arrubiu

Poesia e danza all'ombra Nuraghe Arrubiu

Sabato 27 a Orroli rassegna "Dalle radici al cielo"

ORROLI (CAGLIARI), 26 agosto 2016, 13:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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ORROLI (CAGLIARI)  - Parole e danza tra natura e antichi riti, in uno scenario naturale e su un palcoscenico antichissimo. Il Nuraghe Arrubiu di Orroli, sud Sardegna, accoglie sabato 27 agosto "Dalle radici al cielo": letture poetiche, coreografie, interventi davanti ad uno dei più grandi insediamenti dell'età del bronzo nell'Isola. Ideata dall'associazione 'Il Grimorio delle Arti', direzione artistica di Valentina Neri, l'iniziativa ha inizio alle 19 con la visita guidata al Nuraghe Arrubiu, con le sue cinque torri e di color rossastro per le particolari formazioni di licheni cresciuti lungo i secoli sulle pietre. Un insediamento ricco di testimonianze sui riti e sui contatti con altre civiltà dell'epoca. Dalle 20.30 spazio e voce a poeti, coreografi, studiosi, artisti. Sembra giungere da un mondo misterioso e magico la voce poetica di Giovanni Pira. Cantore della sua terra, la Barbagia e Orgosolo, affascinerà il pubblico con una selezione in logudorese e nella lingua del suo paese natale, dalla sua vasta e apprezzata produzione. A lui è affidata la chiusura della serata che si apre con una coreografia ideata e interpretata da Rossana Mele "Carezze leggere di vento e pietra". E' incentrato su Gary Snyder, "poeta dell'ecologia profonda", il contributo di Gianfranco Bertagni, docente di storia e filosofia delle religioni. Giusy Cafari Panico, oltre ad una selezione di sue poesie, interverrà sulla civiltà degli Indiani d'America. La figura di San Francesco tra cinema e teatro è il tema dell'intervento dell'attore Corrado Calda. Su Càntidu de is Mamais Antigas, ovvero i canti tradizionali delle madri, sono rappresentati nei versi in lingua sarda nella variante campidanese da Anna Cristina Serra, per due volte vincitrice del Premio Ozieri.
   

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