Donne che sono corpi tatuati
semisvestiti, spose dai capelli in fiamme, ballerine, madri
biologiche e adottive, attrici e principesse, con acconciature
soffocanti, trucchi eccessivi e ciglia finte, in un ciclo
continuo di costruzione e decostruzione a incarnare l'idea (e il
giudizio) che altri hanno di loro. E' un mondo al femminile
ibrido e straniante, con una pungente vena ironica, quello di
Natacha Lesueur, protagonista con le sue opere nella
retrospettiva "Come un cane ballerino", in programma a Villa
Medici dal 13 ottobre al 9 gennaio 2022 e a cura di Christian
Bernard. Ex borsista all'Accademia di Francia a Roma
(2002-2003), l'artista francese porta nella Capitale circa 30
anni del suo lavoro, in un percorso non cronologico che in più
di 80 opere - tra serie fotografiche principalmente, ma anche
sculture-fontane in ceramica, vasi in terracotta, disegni e
opere video - tocca i temi, le tecniche e i materiali della sua
ricerca sperimentale. Prendendo il titolo dal libro "Una stanza
tutta per sé" di Virginia Woolf, che con questa espressione
ironica sintetizzò l'atteggiamento misogino con cui le donne
artiste (e anche lei stessa) venivano guardate, la mostra
documenta la riflessione profonda della Lesueur sul corpo delle
donne e sulle tante rappresentazioni che si esso si fanno come
ulteriore espressione di costrizioni sociali e culturali.
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