ROMA - Un dialogo tra religioni, un segno di pace in un periodo segnato dal terrorismo, ma anche una mostra d'arte: è 'La Menorà. Culto, storia, mito', il primo evento espositivo nato dalla collaborazione tra Musei Vaticani e Museo Ebraico di Roma. Qui e al Braccio di Carlomagno a San Pietro sono allestite dal 16/5 al 23/7 130 opere che illustrano il significato simbolico, storico e identitario del candelabro a sette bracci, che la tradizione religiosa vuole forgiato in oro puro da Mosè su ordine divino e per secoli collocato nel Tempio di Gerusalemme.
Dalla Pietra di Magdala alla Bibbia di San Paolo, dai dipinti di Poussin ai disegni di Kentridge, il percorso si snoda lungo un rotolo della Torà che accomuna le due sedi e narra le vicende di questo emblema di spiritualità e del popolo ebraico, portato a Roma come trofeo dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme ad opera di Tito e quindi custodito nel Templum Pacis. Della Menorà si perdono le tracce nel V secolo dopo le razzie dei Vandali di Genserico.
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