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Carraie del Po per riscoprire habitat

Carraie del Po per riscoprire habitat

Nuovo intervento di Bellezza Italia per recupero aree degradate

PIACENZA, 07 ottobre 2016, 16:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PIACENZA - Le storiche carraie del fiume Po, da sempre utilizzate per accedere alla golena del fiume ma ora dimenticate dai più e abbandonate al degrado, percorse in sicurezza per riscoprire habitat naturali straordinari e ricchi di biodiversità. È questa l'idea alla base del progetto Parco Fluviale PO 390-410, il nuovo intervento di Bellezza Italia, la campagna di Legambiente e del Gruppo Unipol che vede le due realtà impegnate insieme nel proporre e attuare azioni di recupero e riqualificazione di aree degradate del nostro Paese e restituirle alla fruizione dei cittadini. L'iniziativa è stata presentata questa mattina all'Ospedale Giuseppe Verdi di Villanova d'Arda (Piacenza).
    Spazi che per anni nell'immaginario collettivo hanno rappresentato soltanto luoghi di culture intensive e che invece possono trasformarsi in aule didattiche all'aperto, percorsi di trekking o approdi per discese in canoa, con la possibilità di accesso anche per persone con disabilità motorie. Il nome Po 390-410 vuole indicare i chilometri di sviluppo di questo primo e sperimentale tratto di Parco Fluviale che sarà realizzato da circolo Legambiente "Aironi del Po" che ha ottenuto da parte della Regione Emilia-Romagna la concessione di circa mille ettari di questi terreni con finalità di tutela e valorizzazione naturalistica e sociale. La maggior parte di queste concessioni ricadono in siti di Rete Natura 2000 in quanto Sic-Siti d'Importanza Comunitaria e ZPS-Zone di Protezione Speciale.
    Il progetto mira alla tutela e valorizzare naturalistica e sociale attraverso la riscoperta dei luoghi che diventeranno aule didattiche all'aperto per coinvolgere le scuole in percorsi di educazione ambientale, per ricerche ecologiche e idrobiologiche; alla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, aree di sosta e sport acquatici, in particolare canottaggio che coinvolgerà, grazie alla collaborazione della Polisportiva Gioco Parma, anche persone con disabilità. Saranno ripristinati i percorsi interni al Parco, le storiche carraie che sono da sempre utilizzate per accedere alla golena del fiume e che ricadono nei comuni di Polesine Parmense, Zibello e Roccabianca.
    Il progetto si inserisce in un contesto molto più ampio.
    Legambiente è, infatti, promotrice di una proposta di candidatura come Riserva MaB Unesco del tratto medio padano del fiume Po (che comprende 32 comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Cremona, Parma, Reggio Emilia e Mantova) che vede già coinvolti i sindaci del territorio, l'Autorità di bacino del fiume Po e il Dipartimento di Bioscienze dell'Università degli Studi di Parma, oltre ad associazioni e imprenditori agricoli.
   

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