A Matera è stata riaperta al
pubblico la "Cripta del Peccato originale", nota per i suoi
affreschi come la "Cappella Sistina del Rupestre": la Fondazione
Zétema, proprietaria del sito, ha formalizzato il nuovo
affidamento gestionale alla società cooperativa Synchronos. La
Cripta "è una delle più importanti chiese rupestri del
territorio materano che - è spiegato in un comunicato della
Fondazione - per l'unicità dei suoi affreschi e la qualità degli
interventi di restauro, è divenuta tappa obbligata del turismo"
nella città Capitale europea della Cultura per il 2019.
"Viene così restituito alla collettività lo straordinario
monumento altomedievale che rappresenta una delle più antiche e
significative testimonianze dell'arte nel Mezzogiorno d'Italia
poiché documenta il luogo cultuale di un cenobio rupestre
benedettino del periodo longobardo (secc. VIII-IX)".
Le visite - la prenotazione è obbligatoria - si svolgeranno
"dal martedì alla domenica nei seguenti turni: da aprile a
settembre - ore 9.30 ore 11.00 ore 12.30 ore 15.30 ore 17.00 ore
18.30; da ottobre a marzo - ore 9.30 ore 11.00 ore 12.30 ore
15.30. Il giorno di chiusura è il lunedì, tranne se festivo".
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