Maggio mese della rosa, ma non solo.
In Ucraina, a pochi chilometri da Khust, nella regione della
Carpazia, ad occupare la scena è piuttosto il narciso, per un
mese protagonista assoluto della spettacolare valle che proprio
dal candido e profumatissimo fiore prende il nome e che con i
suoi 270 ettari, dove crescono oltre 400 specie di piante, è la
più grande riserva naturale d'Europa. La fioritura spontanea dei
narcisi selvatici, che occupa di solito i primi venti giorni di
maggio, ricopre la vallata di una fascinosa coltre bianca e fa
rivivere ogni anno il mito di Narciso che proprio qui, secondo
la leggenda, si innamorò perdutamente del suo riflesso fino al
punto da morire affogato cadendo nel fiume nel tentativo di
baciare la sua immagine riflessa sull'acqua. Al posto del bel
giovinetto, secondo il mito, fu trovato il fiore che da lui
prese il nome.
Relativamente poco conosciuta, la Valle dei Narcisi è situata
sulla pianura alluvionale che si affaccia sull'antica terrazza
del fiume Tysa. Unica nel suo genere, è anche l'ultimo habitat
pianeggiante del 'fiore di maggio', che di solito cresce ad
altitudini più elevate. La riserva è protetta dal 1970 quando le
autorità locali, con un decreto, decisero di preservare la
bellezza del luogo. Inserito nella Lista Rossa
dell'International Union for Conservation of Nature tra le
piante in via di estinzione, il narciso è del resto un fiore
molto raro, la cui fioritura avviene una volta l'anno. Al
narciso, amato da poeti e musicisti, gli antichi attribuivano
anche proprietà terapeutiche: gli arabi ne usavano l'olio per
curare la calvizie, mentre i francesi lo usavano per trattare
l'epilessia. Oggi l'olio di narciso viene usato nei profumi e
l'essenza in aromaterapia.
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