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Ratti e piccioni, l'uomo tende a globalizzare la natura

Ratti e piccioni, l'uomo tende a globalizzare la natura

Le specie più comuni soppiantano le più rare

04 dicembre 2018, 20:09

Redazione ANSA

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I piccioni sono tra le specie animali più comuni nelle città (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I piccioni sono tra le specie animali più comuni nelle città  (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
I piccioni sono tra le specie animali più comuni nelle città (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'impatto degli esseri umani sull'ambiente favorisce la "globalizzazione" della natura: qualsiasi modifica dell'ecosistema offre un vantaggio alle specie più comuni e diffuse, come ratti e piccioni, che finiscono per soppiantare quelle più rare, soprattutto rettili. Questo meccanismo nemico della biodiversità è descritto nello studio guidato dallo University College di Londra e pubblicato sulla rivista Plos Biology.

Si tratta del primo studio globale, che ha raccolto dati su quasi 20.000 specie di piante e animali forniti da più di 500 ricercatori di 81 Paesi. I ricercatori guidati da Tim Newbold hanno stimato le aree del pianeta abitate da 7.111 specie di piante terrestri, 7.048 specie di invertebrati e 5.175 di vertebrati, scoprendo che quelle che occupano zone più vaste tendono ad aumentare nei luoghi in cui gli esseri umani modificano il territorio, a discapito di quelle che si trovano solo in zone limitate: questo vuol dire che l'azione dell'uomo favorisce ovunque le stesse specie.

Gli effetti di questa "omogeneizzazione" sono risultati più forti negli ecosistemi tropicali, per diverse ragioni: le specie tropicali tendono ad essere meno diffuse e più specializzate di quelle che vivono in zone temperate, le quali inoltre sono quelle più antropizzate da sempre e quindi hanno già perso le specie particolarmente sensibili ai cambiamenti del proprio habitat. La classe maggiormente colpita è quella dei rettili, seguita da piante e mammiferi. "Abbiamo dimostrato che l'impatto dell'uomo sull'ambiente causa sempre e ovunque la perdita delle specie più rare e preziose - commenta Newbold - soppiantate da quelle che si trovano ovunque, come i ratti in campagna e i piccioni in città". I risultati della ricerca sottolineano l'importanza di piante e animali meno comuni, che spesso hanno un ruolo unico e fondamentale all'interno degli ecosistemi.

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