Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Europei di 40.000 anni fa sopravvissuti al supervulcano

Europei di 40.000 anni fa sopravvissuti al supervulcano

Scoperti resti in Liguria, un italiano tra i ricercatori

18 aprile 2018, 17:28

Redazione ANSA

ANSACheck

Eruzione vulcanica (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Eruzione vulcanica (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Eruzione vulcanica (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I primi Homo sapiens arrivati in Europa circa 40.000 anni fa riuscirono a sopravvivere al cambiamento climatico innescato da una serie di eruzioni vulcaniche nei Campi Flegrei: lo hanno rivelato i resti di un insediamento scoperti in Liguria da un gruppo di ricercatori guidati da Fabio Negrino, archeologo dell'Università di Genova, e da Julien Riel-Salvatore dell'Università di Montreal. Lo studio, pubblicato sul Journal of Quaternary Science, indica come chiave del successo dei sapiens la collaborazione.

"La nostra specie è capace di una grande adattabilità ambientale", spiega all'ANSA Fabio Negrino, "forse è per questo che è stata in grado di colonizzare il mondo". Infatti i resti trovati al Riparo Bombrini in Liguria dimostrano che l'eruzione di 39.000 anni fa non causò la scomparsa dei primi Homo sapiens, che invece furono in grado di superare la crisi grazie a contatti e scambi con gruppi molto distanti tra loro: "Diversi oggetti e strumenti trovati durante gli scavi arrivano da centinaia di chilometri di distanza, - prosegue Negrino - come le Marche o la Valle del Rodano".

L'aspetto legato all'uso degli strumenti è proprio una delle differenze principali tra i sapiens e i Neanderthal e probabilmente una delle ragioni del successo dei primi e della scomparsa dei secondi, commenta il ricercatore italiano: "I Neanderthal quando si spostavano in un posto nuovo non portavano nulla con sé, ma si adattavano con quello che trovavano. I sapiens invece si portavano appresso gli oggetti che ritenevano potessero tornare utili, e questo aiutava la diffusione delle tradizioni e aumentava le chance di sopravvivenza".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza