Le risorse minerarie del nostro pianeta non sono destinate ad esaurirsi nel giro di pochi decenni, come sostenuto da alcuni, ma saranno disponibili ancora per molti secoli a venire: l'eventuale scarsita' di materie prime sul mercato sara' invece da ricondurre ai problemi legati allo sfruttamento industriale di queste risorse e al pesante impatto ambientale e sociale delle attivita' estrattive. Questa la conclusione controcorrente a cui e' giunto uno studio pubblicato su Geochemical Perspectives Letters da un gruppo internazionale di geologi.
"Non bisogna confondere le risorse minerarie che esistono sulla Terra con le riserve, che invece sono risorse minerarie gia' identificate e quantificate, pronte per essere sfruttate economicamente", spiega Lluis Fontbote', tra gli autori dello studio e docente del dipartimento di scienze della Terra dell'Universita' svizzera di Ginevra. "Alcuni studi che predicono il prossimo esaurimento sono basati su statistiche che tengono conto solo delle riserve, cioe' di una piccola frazione dei depositi esistenti".
"Il vero problema non e' l'esaurimento delle risorse - prosegue l'esperto - ma l'impatto ambientale e sociale delle attivita' estrattive", che bisognerebbe far ricadere in maniera piu' equa tra Paesi industrializzati e in via di sviluppo, tra comunita' locali e resto del mondo.
"Riciclare e' essenziale, ma non basta per rispondere alla crescente domanda proveniente dai Paesi in via di sviluppo -, aggiunge Fontbote' -. Dobbiamo continuare a cercare e sfruttare nuovi depositi, sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati", con l'aiuto della ricerca per minimizzare i danni ambientali.
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