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I Neanderthal amavano i gioielli e li sapevano realizzare

I Neanderthal amavano i gioielli e li sapevano realizzare

La prova arriva dalla biologia

19 settembre 2016, 20:28

Redazione ANSA

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I monili scoperti nella Grotta delle Renne (fonte: Marian Vanheren) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I monili scoperti nella Grotta delle Renne (fonte: Marian Vanheren) - RIPRODUZIONE RISERVATA
I monili scoperti nella Grotta delle Renne (fonte: Marian Vanheren) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli uomini di Neanderthal amavano i gioielli e ne realizzavano molti utilizzando ossa e denti di animali, conchiglie e avorio: le prove che lo dimostrano arrivano dalla biologia e mettono fine a decenni di dibattiti. L'analisi delle proteine di alcuni resti ossei finora non identificati, e trovati insieme ad alcuni monili in Francia, dimostra infatti che i fossili appartengono ai Neanderthal, che devono quindi anche essere gli autori dei gioielli. Lo studio, pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), è coordinato da uno dei pionieri dell'analisi delle proteine antiche, Matthew Collins, dell'università britannica di York.

 


Scoperti tra il 1949 e il 1963, nella Grotta delle Renne, a Arcy-sur-Cure, questi monili sono stati realizzati circa 42.000 anni fa, a cavallo tra la scomparsa dei Neanderthal e la diffusione in Europa degli uomini moderni, cioè i Sapiens. Fin da subito gli esperti si sono divisi tra chi riteneva i Neanderthal autori dei gioielli, e chi invece li considerava incapaci di quel tipo di espressione simbolica e sosteneva che gli autori fossero i Sapiens. A mettere fine al dibattito è stata l'analisi delle proteine dei frammenti ossei trovati vicino ai monili ma che finora erano rimasti senza 'identità' perché troppo piccoli per analizzarne il Dna, che era davvero scarso per le analisi. Il risultato ha lasciato poco spazio ai dubbi: i frammenti sono di un bambino Neanderthal. Lo indicano due prove: una sostanza chiamata asparagina che è presente nelle proteine dei Neanderthal e non in quelle dei Sapiens e una forma di azoto tipica dei bambini allattati al seno.

 

La datazione con il radiocarbonio, ha inoltre dimostrato che il fossile ha la stessa età dei gioielli, cioè 42.000 anni. Alla luce della scoperta ''la spiegazione più semplice è che sono stati i Neanderthal ad aver assemblato i monili'' rileva uno degli autori, Jean-Jacques Hublin, paleoantropologo dell'Istituto Max Planck per l'antropologia evolutiva a Lipsia. Secondo l'esperto, i Neanderthal potrebbero avere imparato dai Sapiens la tecnica ma avrebbero realizzato i gioielli da soli.

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