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Occhi da satellite e ali da drone, decollano i 'satelloni'

Occhi da satellite e ali da drone, decollano i 'satelloni'

La scommessa dell'Agenzia spaziale europea per osservare la Terra

03 dicembre 2017, 16:18

Redazione ANSA

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I droni imitano i satelliti per osservare la Terra (fonte: ESA Earth Observation Graphics Bureau) - RIPRODUZIONE RISERVATA

I droni imitano i satelliti per osservare la Terra (fonte: ESA Earth Observation Graphics Bureau) - RIPRODUZIONE RISERVATA
I droni imitano i satelliti per osservare la Terra (fonte: ESA Earth Observation Graphics Bureau) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono pronti a decollare i nuovi 'satelloni', pseudo-satelliti simili a droni che osserveranno la Terra fluttuando nell'atmosfera sopra la quota a cui volano gli aerei di linea. Sono loro la prossima scommessa dell'Agenzia spaziale europea (Esa), che punta su queste nuove piattaforme volanti per le attività di monitoraggio e sorveglianza del territorio, ma anche per potenziare le telecomunicazioni e i servizi di navigazione satellitare.

I 'satelloni', meglio noti come Haps (High Altitude Pseudo-Satellites), sono progettati per lavorare a circa 20 chilometri d'altezza, dove la velocità dei venti è abbastanza bassa da consentire lo stazionamento in una determinata posizione per diverse settimane o addirittura mesi. Da questa quota, gli Haps potranno osservare la porzione di suolo che arriva fino all'orizzonte a 500 chilometri di distanza. Molte le possibili applicazioni valutate dai direttorati dell'Esa, come spiega Antonio Ciccolella: "per quanto riguarda l'osservazione della Terra, potrebbero offrire una copertura prolungata ad alta definizione per regioni prioritarie, mentre per la navigazione e le telecomunicazioni potrebbero restringere i punti ciechi e combinare la banda larga con un ritardo di segnale trascurabile".

"Abbiamo valutato questa idea per almeno 20 anni e ora sta finalmente diventando realtà", aggiunge l'esperto di osservazione della Terra, Thorsten Fehr. "Questo è reso possibile dalla maturazione di tecnologie chiave, come l'avionica miniaturizzata, le celle solari ad alta efficienza, le batterie ultra leggere, i sensori per l'osservazione terrestre miniaturizzati e i collegamenti a banda larga che possono offrire servizi a prezzi competitivi".

Tutto sembra pronto e diverse aziende europee hanno già cominciato a svelare le loro prime piattaforme: Airbus sta lavorando alla versione extralarge di Zephyr, il velivolo a energia solare che ha ottenuto il record di 14 giorni di volo senza rifornimenti, mentre Thales Alenia Space farà decollare nel 2021 il suo ultra leggero Stratobus.

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