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Anche le comete 'respirano'

Anche le comete 'respirano'

Vicino al Sole liberano ossigeno

09 maggio 2017, 18:24

Redazione ANSA

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L 'ossigeno molecolare delle comete non è 'antico ', ma viene prodotto per effetto dell 'esposizione ai raggi ultravioletti (fonte: Iván Éder) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'ossigeno molecolare delle comete non è  'antico ', ma viene prodotto per effetto dell 'esposizione ai raggi ultravioletti (fonte: Iván Éder) - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'ossigeno molecolare delle comete non è 'antico ', ma viene prodotto per effetto dell 'esposizione ai raggi ultravioletti (fonte: Iván Éder) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche le comete 'respirano' e producono ossigeno ogni volta che si avvicinano al Sole. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications, è il risultato di una simulazione e propone una spiegazione alternativa alle osservazioni fatte nel 2015 sulla base di immagini e dati relativi alla cometa della missione europea Rosetta, la 67P/Churyumov Gerasimenko.

Allora per la prima volta si era osservato che la cometa produceva ossigeno molecolare (O2), ossia molecole composte da due atomi di ossigeno. Quel risultato era stato considerato la prova che l'ossigeno molecolare era presente nella nube primordiale dalla quale è nato il Sistema Solare.

Adesso gli stessi dati e una simulazione suggeriscono una nuova ipotesi, secondo cui l'ossigeno molecolare viene prodotto dalla cometa come in una sorta di 'respiro'.

La scoperta è arrivata dal California Institute of Technology (Caltech) e a ideare l'esperimento è stato l'ingegnere chimico Konstantinos P. Giapis, che generalmente si occupa di nuove tecniche per fabbricare microprocessori. Giapis ha avuto l'idea notando che le reazioni chimiche osservate sulla cometa erano molto simili a quelle che studiava in laboratorio da 20 anni nelle collisioni di atomi elettricamente carichi (ioni) sulle superfici dei materiali superconduttori. Se l'obiettivo principale di queste ricerche è mettere a punto memorie più grandi e chip più veloci per i computer, Giapis ha deciso di applicare le stesse tecniche di ricerca per studiare le comete.

E' stato così che il ricercatore ha dimostrato, con una simulazione fatta in laboratorio, che quando la cometa si avvicina al Sole libera vapore acqueo, le cui molecole diventano elettricamente cariche (si ionizzano) per effetto dei raggi ultravioletti. Contemporaneamente il flusso di particelle cariche proveniente dal Sole (vento solare) colpisce la superficie della cometa. Quando questo accade la molecola di ossigeno presente nell'acqua si lega a un altro atomo di ossigeno, dando origine all'ossigeno molecolare.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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