Neanche fare i test di caduta dalla stratosfera avrebbe potuto salvare il lander europeo Schiaparelli dall'errore che lo ha portato a precipitare sul suolo marziano. Secondo David Parker, direttore dei programmi di volo umano e delle missioni robotiche dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), e aver annullato i cosiddetti drop test, indicati da alcune voci della stampa come la causa della fallita discesa, è stato ininfluente ai fini della missione.
Il segnale anomalo
Il giorno dopo la pubblicazione del documento sulla discesa fallita sul suolo marziano del lander Schiaparelli da parte di una commissione interna che ha ricostruito in parte le dinamiche dell'errore avvenuto, Parker si è reso disponibile a una conferenza telefonica con i giornalisti europei per fare il punto della situazione. Parker ha spiegato che il problema principale è stato dovuto a un segnale anomalo inviato dal dispositivo che misurava la velocità di rotazione del veicolo durante la discesa. Secondo il responsabile Esa eventuali drop test sarebbero stati ininfluenti: “i drop test pianificati inizialmente – ha spiegato – non sono stati svolti per una serie di complesse problematiche e sono stati sostituiti con altri test fatti in una speciale galleria del vento della Nasa. In ogni caso i drop test non avrebbero messo in evidenza l'anomalia”.
Nonostante l'impatto finale, molti i dati preziosi
Ad ogni modo la discesa di Schiaparelli, anche se si è conclusa con la distruzione del lander ha offerto molti dati positivi, “era un esperimento – ha precisato – e come in tutti gli esperimenti ci sono state cose andate bene e altre andate male. Abbiamo avuto moltissime risposte positive”. La prima fase di ExoMars ha portato alla messa in orbita della sonda Tgo, per lo studio dell'atmosfera e elemento cruciale per aiutare la discesa del rover previsto nella seconda fase del programma, e ottenuto da Schiaparelli, nonostante l'impatto finale, di avere dati preziosi.
Verso un futuro progetto europeo
I prossimi giorni saranno cruciali per la definizione del futuro del progetto europeo che vede un fondamentale ruolo dell'Italia attraverso l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'industria. A partire dal 2 dicembre a Lucerna in Svizzera si terrà infatti l'incontro dei ministri dei paesi membri dell'Esa che dovranno decidere sullo stanziamento, già previsto inizialmente, di ulteriori 400 milioni per l'invio nel 2018 del rover che porterà a bordo esperimenti unici nel suo genere per la ricerca di tracce di vita. “Penso che nonostante la perdita di Schiaparelli – ha concluso Parker – dobbiamo assolutamente andare avanti perché non c'è nessun altro che sta facendo una missione come questa”.
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