VERONA - Migliaia di giovani hanno preso d'assalto i padiglioni della Fiera di Verona nella giornata inaugurale della 25/a edizione di Job&Orienta, il salone nazionale dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, in programma fino a sabato 28 novembre. "Verona è un esempio per tutti" ha evidenziato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, arrivando all'auditorium per dialogare con gli studenti su "I giovani e il lavoro", secondo convegno dopo quello di apertura dedicato a "Oil for brain. Energia, talento opportunità".
La manifestazione è promossa da VeronaFiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme a numerose altre realtà istituzionali.
"25 anni sono tanti - ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - e possiamo dire che con Job&Orienta la Fiera di Verona ha cresciuto un'intera generazione". "Attendiamo - ha aggiunto - circa 60mila presenze, abbiamo 500 realtà presenti, ci sono in agenda 200 eventi con 350 relatori. Credo che sia una buona risposta anche ai fatti internazionali ed europei che sono successi negli ultimi tempi". "Job&Orienta è un contenitore nel quale le famiglie ed i ragazzi hanno la possibilità di capire il loro orientamernto per quanto riguarda la scuola, il lavoro e quindi, di fatto, la loro vita" ha concluso Danese.
Tre giorni di rassegna espositiva ma anche di confronto, che vedono al centro il tema "Il lavoro, una realtà che educa. Conoscere, sperimentare, apprendere", per evidenziare l'urgenza di potenziare tutti gli strumenti che consentono agli studenti di incontrare presto il mondo del lavoro - a partire dall'alternanza scuola-lavoro, dagli Its e dall'apprendistato - e con l'intenzione di mettere l'accento sul valore del lavoro come spazio per crescere e misurare le proprie competenze. "Job&Orienta - ha spiegato Elena Donazzan, assessore alle Politiche dell'istruzione, del lavoro e della formazione della Regione Veneto - è diventata negli anni in riferimento delle politiche e delle scelte che si devono fare, ma è anche una vetrina per mettere in bella mostra ciò che di buono si fa tra scuola e lavoro". "La presenza sempre maggiore delle Regioni, che hanno la competenza territoriale di rapportare scuola e lavoro è significativa - ha continuato - credo anche l'autorevole presenza di ministri e interlocutori sociali dia la cifra di 25 anni di questa rassegna. E' un crescendo". "Oggi però - ha concluso Donazzan - la riflessione è anche di contesto: abbiamo affrontato la crisi e l'abbiamo fatto bene e con caparbietà, soprattutto qui in Veneto. Ora dobbiamo fare una riflessione più grande: c'è un attacco alla nostra cultura, i fatti di Parigi potevano avvenire il qualunque città italiana e la condanna al fondamentalismo islamico diventato terrore deve essere senza se e senza ma".
Tra i principali obiettivi del salone, offrire momenti di dibattito, valorizzare i progetti di eccellenza, aiutare i ragazzi a scegliere con consapevolezza i propri percorsi formativi; e per i giovani in cerca di lavoro, offrire informazioni e strumenti che li aiutino a rendere la loro ricerca efficace e, al contempo, far conoscere le opportunità e i servizi esistenti. Oltre al dialogo con gli studenti, il ministro Poletti si è intrattenuto alla "Casa del Welfare", nello stand del Ministero del Lavoro, per giocare con i ragazzi ad "Act4Job". Presentato per la prima volta proprio ai giovani visitatori del salone veronese, è un gioco di ruolo a squadre, a cura di Italia Lavoro, per informare gli studenti delle scuole superiori su servizi e strumenti a loro disposizione dopo il Jobs Act: i partecipanti simulano una concreta situazione di lavoro impersonando un avatar, ossia un giovane diplomato che cerca lavoro, una giovane madre che lavora, una ragazza con un'idea d'impresa, un giovane disoccupato.