Una "presenza strategica della Lega
per le relazioni transatlantiche nei prossimi quattro anni" tra
Usa e Italia. Così Paolo Borchia, che sarà per la Lega
all'insediamento di Donald Trump parla della sua presenza
all'Inauguration Day a nome del partito.
Borchia, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo e
membro dell'ufficio di presidenza dei Patrioti, è già arrivato
nella capitale americana. Il parlamentare veronese non rinuncia
alla battuta campanilista: definisce la sua una presenza
importante "non solo per la cerimonia, ma anche per avere Verona
e il Veneto in pole position". Al di là dell'aspetto
cerimoniale, la priorità - dice - è che sia il partito che il
territorio hanno la possibilità di interloquire fin da subito
con la nuova amministrazione americana, creando presupposti di
concretezza per i prossimi quattro anni; dal ruolo degli Stati
Uniti sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente fino ai dossier
su commercio, energia e cybersicurezza, le ripercussioni sul
territorio sono molteplici. Era importantissimo non mancare.
Ringrazio Matteo Salvini, che ha preferito restare in Italia per
impegni di governo e mi ha dato fiducia onorandomi di
rappresentare la Lega. Dopo l'America, è tempo di rendere di
nuovo grande anche l'Europa".
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