Il giudizio annuale elaborato
dalla FitchRatings ha confermato al Veneto il rating di lungo
termine BBB, con outlook stabile. LO rende noto la Regione del
Veneto.
"La stabilità delle entrate - dice il presidente Luca Zaia -,
costituite prevalentemente da entrate tributarie, combinata a
una forte flessibilità di utilizzo, per il fatto che il Veneto
conserva, in caso di necessità, un'ampia possibilità di aumento
del gettito in virtù della bassa pressione fiscale sinora
adottata, sommate a una gestione efficiente delle spese, a una
bassa rischiosità del debito e a un livello soddisfacente di
liquidità, sono gli elementi che confermano l'alta affidabilità
finanziaria della Regione del Veneto". "Efficienza che viene
confermata non solo dalla magistratura contabile, ma anche
dall'agenzia di rating Fitch - aggiunge -, la quale ha esaminato
i conti regionali e ci ha dato il voto. Il Veneto, sulla piazza
finanziaria, vale 'BBB'. Un giudizio comunque vincolato in
quanto, secondo i regolamenti dell'Agenzia, non può superare
quello dello Stato, che per l'Italia è pari infatti a BBB,
altrimenti il nostro rating autonomo 'stand alone sarebbe a+".
"Tradotto, questo significa che a livello finanziario siamo
una regione affidabile - prosegue Zaia -, con i conti in ordine
e capace di far fronte ai debiti. L'Agenzia ha sottolineato la
forza dell'economia della Regione, con un PIL pari al 9% del
totale nazionale, costituita prevalentemente da imprese
appartenenti al settore terziario (64%), l'importante rete di
piccole e medie imprese ed il forte concorso delle esportazioni
che costituiscono circa il 46% del PIL regionale". "Gli
indicatori economici fondamentali confermano l'alta
competitività della Regione - conclude Zaia - il PIL pro capite
è di circa 37.231 euro, maggiore della media Italiana pari a
32.860 euro, e il tasso di disoccupazione si attesta al 4,3%,
inferiore al livello medio italiano del 7,8%. Fitch ritiene che
il contesto imprenditoriale, unitamente alle caratteristiche
socio-economiche del Veneto, possano sostenere la performance
economica e finanziaria della Regione, anche attraverso la
riforma delle riforme, che si chiama Autonomia".
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