La Fenice di Venezia porta in
scena Mefistofele di Arrigo Boito, nell'ambito della Stagione
Lirica e Balletto 2023-2024, in un nuovo allestimento con la
regia di Moshe Leiser - che cura anche le scene - e Patrice
Caurier, i costumi di Agostino Cavalca, il light design di
Christophe Forey, il video design di Etienne Guiol e la
coreografia Beate Vollack.
Nicola Luisotti sarà alla testa di Orchestra e Coro del
Teatro La Fenice - maestro del Coro Alfonso Caiani - e di un
cast che vede impegnati nei ruoli principali Piero Pretti, Maria
Agresta ed Alex Esposito, con Marta Torbidoni, Kamelia Kader,
Maria Teresa Leva e Enrico Casari. In palcoscenico anche le voci
bianche dei Piccoli Cantori Veneziani preparati da Diana
D'Alessio.
Mefistofele era da lungo tempo assente dal palcoscenico
veneziano: l'ultima rappresentazione in laguna risale infatti al
1969. Cinque le recite in programma, il 12, 14, 17, 20 e 23
aprile 2024; la prima sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3.
Secondo Caurier "è più un affresco filosofico che una normale
trama teatrale. Le questioni affrontate in quest'opera sono
universali e non riferibili a un periodo storico, quindi non
sarebbe rilevante relegarle al Medioevo. In questo spettacolo ci
sono scene diverse, ma lo apriamo con un palcoscenico totalmente
vuoto, a parte una poltrona dove è seduto Mefistofele".
La partitura che verrà proposta alla Fenice sarà quella che
venne data al Teatro Rossini di Venezia il 13 maggio 1876, con
la direzione di Faccio, dove Boito aggiunse per l'occasione la
difficile fuga nella ridda infernale e l'aria di Margherita
"Spunta l'aurora pallida" nella scena del carcere, già presente
nell'edizione di Bologna del 1875.
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