Respirano, dopo le piogge di
agosto, gli invasi dei fiumi del Veneto, risentendo
positivamente delle precipitazioni registrate dopo la metà del
mese. Per la prima volta da 8 mesi (novembre 2021) agosto ha
fatto registrare a livello regionale piogge superiori alla media
storica del periodo (+20%). Lo afferma l'ultimo bollettino
dell'Anbi, che misura l'andamento delle risorse idriche.
Mediamente sono caduti in agosto sul Veneto 121 millimetri di
pioggia - in termini assoluti 2..233 milioni di metri cubi di
pioggia. a fronte di una media del periodo 1994-2021 di 101 mm.
Le precipitazioni si sono concentrate nella seconda metà del
mese. Il surplus pluviometrico più marcato si è verificato sul
bacino dell'Adige (67%) a parziale ristoro di una situazione
idrologica molto
preoccupante nei giorni subito precedenti a Ferragosto. Un
evento meteo, con un passaggio di un fronte freddo, ha fatto
ricomparire perfino la neve, alle quote sopra i 2.700 metri.
Continua tuttavia, rimarca l'Anbi, lo stato di grave criticità
per le falde acquifere, in molti casi al livello minimo degli
ultimi 20 anni. Gli invasi sul Piave hanno mostrato una tendenza
alla decrescita nel corso di agosto, con una lenta ripresa dopo
gli ultimi giorni di precipitazioni. Al di sotto della media la
quantità d'acqua sul bacino del Corlo
(Brenta), mentre è sostanzialmente stabile, seppur sotto la
media, la quota di
invaso dei bacini sul fiume Adige
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